Beppe Ghisolfi, dopo quasi 40 anni, si rituffa nella mischia politica. Manca ancora il crisma dell’ufficialità, ma con ogni probabilità sarà candidato nella lista Cirio nel collegio di Cuneo.
A metà degli anni ’80 era stato candidato alla Camera nelle fila del Partito Repubblicano nella circoscrizione Cuneo-Asti-Alessandria ma era stato battuto per 53 preferenze dal medico cuneese Guido Martino, subentrato allo storico esponente repubblicano albese Vitale Robaldo.
Vista a posteriori, quella sconfitta fu la sua fortuna perché gli aprì la strada ad una strepitosa carriera bancaria.
Partendo infatti dalla presidenza della Cassa di Risparmio di Fossano, Ghisolfi ha scalato i vertici dell’Abi, l’associazione delle Casse di Risparmio divenendo vicepresidente di Antonio Patuelli e oggi è un “banchiere planetario” che gira il mondo a rappresentare le banche nei consessi internazionali.
Proprio il fatto di essere un personaggio di peso e ad alta visibilità ha fatto sì che Cirio lo volesse nella sua squadra.
I primi contatti tra i due erano avvenuti ad Alba qualche mese fa e la questione – dopo aver covato sotto la cenere per qualche tempo – è tornata ora alla ribalta. Nei giorni scorsi il governatore del Piemonte ha mandato il suo plenipotenziario e coordinatore regionale della lista, Luca Robaldo, presidente della Provincia di Cuneo, a verificarne l’effettività disponibilità a scendere in campo.
L’incontro risulta aver dato esito positivo anche se la decisione finale la si avrà solo tra domani (giovedì 11 aprile) e venerdì, prima che Ghisolfi parta per Bangkok dov’è in programma, nel fine settimana, un cda dell’Istituto Mondiale delle Casse di Risparmio.