Cronaca - 09 aprile 2024, 18:42

Ex sindaci del Roero alla sbarra in tribunale: soltanto da ottobre la sfilata dei testimoni

Il processo nato dall’indagine che aveva portato la Guardia di Finanza nei municipi della Sinistra Tanaro non entrerà nel vivo prima della fine dell’anno

Il palazzo di giustizia astigiano

Il palazzo di giustizia astigiano

Nuova udienza, dopo il rinvio del marzo scorso, per il processo che vede dodici tra ex amministratori, dipendenti e consulenti delle amministrazioni comunali di Vezza d’Alba, Montaldo Roero e Santo Stefano Roero chiamati a rispondere delle presunte malversazioni oggetto degli accertamenti di "Feudo 2", indagine che il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Cuneo aveva condotto sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Asti. Nel novembre scorso l’inchiesta aveva portato al rinvio a giudizio dei dodici indagati da parte della giudice per l’udienza preliminare astigiana Beatrice Bonisoli

Alla sbarra sono quindi finiti l’ex sindaco santostefanese Renato Maiolo, imputato in altri due procedimenti riguardanti anch’essi il ruolo di primo cittadino da lui ricoperto per quindici anni (è difeso dagli avvocati Roberto Ponzio di Alba e Pierpaolo Berardi di Asti), l’ex sindaca vezzese Carla Bonino e il suo vice Giuseppe Steffanino (la prima difesa dagli avvocati Elisa Anselmo e Marco Calosso, il secondo dalla collega albese Silvia Calzolaro). Poi l’ex sindaco di Montaldo Roero Fulvio Coraglia, la 56enne architetto braidese Cinzia Gotta (la difende l’avvocato Malerba di Torino), l'ex responsabile del servizio finanziario dell'Unione di Comuni Federica Borello, 51 anni, di Sommariva Perno (difesa da Cristina Preti), il 61enne geometra albese Giovanni Careglio (difeso dal legale astigiano PierMario Morra), il 61enne imprenditore di Cavallermaggiore Felice Scotta, il 73enne perito industriale di Castagnole delle Lanze Piermichele Gallo, il 66enne professionista carmagnolese Aldo Pugnetti, il 64enne di Cherasco, anche lui professionista, Valter Peisino, e il 55enne funzionario della Regione Gianluca Comba, residente a Demonte e difeso dall’avvocato cuneese Alessandro Ferrero.  

Dopo l’impasse della scorsa udienza, che aveva visto le difese confrontarsi col pubblico ministero Davide Lucignani in merito all’ammissibilità di alcuni dei testimoni indicati nelle loro liste, quella tenuta nel primo pomeriggio di oggi martedì 9 aprile, ha visto l’ammissione, da parte del collegio presieduto dalla giudice Elisabetta Chinaglia, di quasi tutti i testi presentati dai numerosi difensori. 

La seduta ha inoltre portato a programmare l’istruttoria tramite la fissazione di un calendario di udienze che prevede tre udienze nel prossimo ottobre, a partire dal giorno 1, per l’audizione dei testi del pubblico ministero, e altre quattro tra l’inizio di novembre e il 17 dicembre per quelli indicati dalle difese. Oltre ovviamente all’esame degli imputati. 

L’avvocato astigiano Marco Calosso è il difensore dell’ex sindaca di Vezza d’Alba Carla Bonino: "Esprimiamo evidentemente soddisfazione per l’ammissione dei testi richiesti, una dozzina nel nostro caso. Con la mia assistita abbiamo fatto un lavoro minuzioso e dettagliato, andando a vagliare ogni singolo capo d’imputazione, individuando la problematica sollevata e per ognuno indicando le persone che potevano essere a conoscenza dei fatti. Riteniamo che questo sia un contributo utile per arrivare a un definitivo chiarimento della vicenda. Su numerosi punti, dalla scuola al bilancio, troviamo incomprensibile l’imputazione. Ne siamo convinti e tanto più dopo aver letto gli atti. Per questo riteniamo fondamentale che ci sia dato modo di dimostrare la nostra estraneità ai fatti anche tramite le testimonianze più indicate". 

Presente in aula anche l’ex prima cittadina: "Io e Beppe Steffanino dichiara Carla Bonino – siamo stati e saremo sempre presenti in aula. Dobbiamo chiarire solamente come abbiamo lavorato. Abbiamo fiducia estrema nel lavoro dei giudici, ma nel frattempo abbiamo avuto modo di pensare e ripensare alle cose fatte nell’amministrare il nostro Comune e riteniamo di aver fatto tutto quello che si doveva, sempre per il bene di Vezza e della nostra comunità". 

Argomento ribadito dall’avvocato Silvia Calzolaro, che assiste l’ex vicesindaco: "Carla Bonino e Beppe Steffanino non sono mai mancati alle precedenti udienze e saranno sempre presenti alle successive. Come ci avevano messo la faccia da amministratori lo faranno ora, dimostrando la propria estraneità alle accuse". 

Ezio Massucco

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