E’ divenuto oggetto di un’interrogazione a risposta scritta depositata alla Camera dei Deputati nella data di ieri (lunedì 11 marzo) e rivolta ai ministri alla Pubblica Amministrazione, all’Economia, all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica il caso del deposito per rifiuti progettato a Clavesana.
Salita da alcuni mesi gli onori delle cronache anche per l’azione del comitato che si oppone alla realizzazione, sulla quale è intanto arrivato il parere negativo da parte della conferenza dei servizi attivata in Provincia, la vicenda è ora approdata in Parlamento per iniziativa del vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera Marco Grimaldi.
“Nel 2021 il Comune di Clavesana – scrive il parlamentare in una nota – ha venduto per 344.000 euro alla ditta Cement Srl un'area industriale, attraverso una convenzione per la cessione del diritto di proprietà, per farne la sede di un impianto di deposito di rifiuti pericolosi. Siamo di fronte a due fatti gravi: primo, nel 2023 la Conferenza dei Servizi per l'ottenimento dell’autorizzazione unica ambientale (AUA) si è conclusa con un provvisorio diniego. Secondo, nelle decine di documenti depositati e pubblicati sulla compravendita non c’è alcun cenno ad avvisi pubblici, aste, o provvedimenti a evidenza pubblica. Intervengano i ministri (…). Non è accettabile che per interessi privati si compromettano ancora una volta l’ambiente e la salute delle persone”.





