Attualità - 12 marzo 2024, 16:59

Nelle scuole per parlare di sicurezza stradale: la "missione" dell'ex vigile del fuoco Valter Aimar

Con la mostra itinerante inaugurata a settembre nell'ambito del progetto di prevenzione del Comune di Cuneo, il 70enne in pensione condivide la sua esperienza nelle scuole cuneesi

Nelle scuole per parlare di sicurezza stradale: la "missione" dell'ex vigile del fuoco Valter Aimar

Quando si parla di incidenti stradali, il primo pensiero va alle vittime e alle loro famiglie”. E' una delle riflessioni di Valter Aimar, ex vigile del fuoco 70enne che, dalle sue operazioni sul campo, oltre ad aver dato tanto, ha imparato tanto. E ora, dopo aver fatto tesoro del suo mestiere, continua la sua collaborazione con il comando provinciale di Cuneo e il comandante Corrado Romano impegnandosi in un'importante campagna di sensibilizzazione e prevenzione promossa dal Comune di Cuneo nell'ambito del progetto sulla sicurezza stradale, puntando ad un obiettivo dell'Agenda 2030.

Il progetto è stato inaugurato con una serata partecipata al Cinema Monviso a maggio 2023, in cui se ne presentava la finalità e a settembre ha avuto l'avvio ufficiale con una mostra di immagini di incidenti stradali raccolte negli anni in parte dallo stesso Aimar e in parte dall'archivio del quotidiano La Stampa, esposta in Prefettura a Cuneo e poi itinerante nelle scuole del Cuneese, coinvolgendo sia studenti delle Medie che delle Superiori.

Aimar ha prestato servizio per trentatre anni nel settore operativo come Capo reparto esperto e da quando ha raggiunto il pensionamento ha scritto il suo primo libro insieme a Giovanni Cerutti dal titolo “Viva i pompieri di Cuneo”. Appassionato del suo lavoro, è diventato collezionista di documenti, oggetti e fotografie dei vigili del fuoco cuneesi, che ha poi esposto in alcune sue mostre, la prima risalente al 2000. Ha collaborato a corsi di formazione antincendio con la Regione Piemonte e ora mette la sua esperienza al servizio dei giovani.

Difficile entrare in questi argomenti – racconta Aimar – senza aver timore, senza pensare a quanti sono provati da una sofferenza, disperata, generata da una perdita violenta. E' un inferno per chi rimane – prosegue -, una ferita che non si chiude.

In Italia, secondo stime dell'Istat, vi sono circa 8-9 persone al giorno che perdono la vita in incidenti stradali.

In questi anni, con amici pompieri come me, ho organizzato mostre fotografiche con centinaia di immagini per testimoniare che i soccorsi dei pompieri, o come li chiamerei io, “vigili del soccorso”, sono a 360 gradi: incidenti, incendi, calamità naturali, terremoti, alluvioni...

Ricordo bene i commenti a queste foto – aggiunge -, in particolare quelli di alcuni giovani, che talvolta non pensano possano toccarli. Gli incidenti stradali, invece, popolano i giorni e le notti dei vigili del fuoco. L'impatto emotivo in alcune situazioni è molto forte anche per i soccorritori. Purtroppo non sempre si riesce ad arrivare in tempo per salvare vite umane.

Solo nel 2023 in Italia gli incidenti stradali dove sono intervenuti i vigili del fuoco sono stati 53.030”.

E qui arriva l'appello di Aimar, i cui occhi hanno visto tanto dolore e sofferenza, che in alcuni casi si sarebbero potuti prevenire.

E' necessario – riflette – un cambio di mentalità, che consideri prioritaria la prevenzione. Le regole stradali, come soprattutto il limite di velocità, vanno rispettate e non solo per lo spauracchio di una multa. Raccomandare l'uso delle cinture è anche nostro compito: è molto importante che non le usi solo chi è alla guida, ma anche i passeggeri. Chi viaggia sui sedili posteriori a volte diventa un vero proiettile. Quante volte intervenendo sugli incidenti siamo stati testimoni di queste scene. Mi permetto, quindi, anche un consiglio ai più giovani: abituatevi ad avere un compagno “autista”, che nelle serate di festa non esageri nelle bevande alcoliche.

In questi ultimi vent'anni, grazie alla prevenzione sono stati fatti passi avanti, basti pensare che i morti sulla strada sono diminuiti quasi del 50%. Le autorità hanno preso a cuore il problema, che vede la provincia Granda fortemente coinvolta. Ognuno deve fare la sua piccola parte, come detto non basta cambiare le norme, ma investire sulla sicurezza stradale, portare nelle scuole questa materia come proposta di studio.

Ben vengano nuove norme – conclude -, ma da sole non servono e devono essere accompagnate da educazione e più controlli. Un motto dei vigili del fuoco dice che “nessun soccorritore dovrebbe avere bisogno di plausi come nessun soccorso ha bisogno di compassione”, solo chi ha provato sa quanto si possa aver bisogno di tutti e come in tanti si possa aiutarne pochi”.

Sara Aschero

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