Paradossi delle Fondazioni di origine bancarie: la Provincia di Cuneo avrà un proprio rappresentante a Torino ma non più a Cuneo.
La modifica dello Statuto CrC, varata nel giugno del 2018, ha infatti privato l’Amministrazione provinciale del diritto di nomina, in quanto questa è divenuta ente di secondo livello dopo la legge Delrio.
In verità non è l’unica stranezza dal momento che un’ulteriore, recente modifica allo Statuto ha attribuito agli organi uscenti la facoltà dell’ultima parola sulle indicazioni proposte da enti e associazioni in sette casi.
Un modo per consentire a chi se ne va di condizionare chi arriva.
La terna varata oggi dalla Provincia per la Fondazione Torino – Paolo Adriano, Roberta Ceretto e Michele Antonio Fino – vede in pole l’ex sindaco di Mondovì Adriano anche se sono elevate le quotazioni dell’imprenditrice albese Roberta Ceretto.
Vedremo che succederà.
Per intanto c’è da annotare che resta fuori da ogni terna, sia provinciale che regionale, Giuseppe Tardivo, docente universitario, coordinatore della facoltà di economia dell’università di Torino - sede staccata di Cuneo, il consigliere cui era stata addebitata (almeno in parte) la sconfitta di Giovanni Quaglia nella sua corsa contro Fabrizio Palenzona alla presidenza della CrTorino.
Va detto, ad onor del vero, che questi potrebbe essere ancora ripescato nel gioco del risiko che, in queste realtà, consente sempre una seconda chance.
Un mondo, quello delle Fondazioni di origine bancaria, cui è difficile accedere, ma una volta entrati assicura permanenza (quasi) perpetua.





