Alba - 07 febbraio 2024, 19:27

Sulla nuova tratta ferroviaria tra Alba e Caselle disservizi "quasi quotidiani". Pendolari meditano lo sciopero dei biglietti

Recentemente inaugurata, la linea Sfm4 Cirié-Aeroporto-Torino-Alba soffre di continui ritardi e cancellazioni, in particolare negli orari di punta. Viaggiatori chiedono provvedimenti. Domani confronto in Comune ad Alba

La linea Sfm4 che collega Alba, Bra e Fossano con l’aeroporto di Torino Caselle è stata inaugurata lo scorso 20 gennaio

La linea Sfm4 che collega Alba, Bra e Fossano con l’aeroporto di Torino Caselle è stata inaugurata lo scorso 20 gennaio

Nella sezione Indennità e rimborsi del sito di Trenitalia si legge che, in caso di ritardo di un treno del Sistema Ferroviario Metropolitano (Sfm) superiore a 60 minuti, “indipendentemente dalla causa del ritardo e dal valore del biglietto, su richiesta del passeggero, sarà riconosciuta un’indennità pari al 25% del prezzo del biglietto per ritardi da 60 a 89 minuti, al 50% per ritardi pari da 90 a 119 minuti e al 100% per ritardi superiori a 120 minuti. Il biglietto deve essere stato controllato a bordo treno”. Quali misure possono invece lenire il disagio dei frequenti ritardi intorno ai 30/45 minuti, denunciati dai pendolari della linea Sfm4 Cirié-Aeroporto-Torino-Alba?

Al momento i fruitori abituali lamentano scarsa tempestività d’intervento da parte delle istituzioni, sebbene alcune delle criticità sulle linee ferroviarie del Cuneese siano note da anni. La linea Sfm4 che collega Alba e Bra con l’aeroporto di Torino Caselle è stata inaugurata lo scorso 20 gennaio; nei giorni feriali è servita con treni ogni ora. Da subito il servizio ha sofferto frequenti ritardi, alcune cancellazioni "last minute" e lamentele riguardo al grado di sporcizia dei convogli che, essendo anche datati, risentono di problemi tecnici. 

Queste situazioni sono ampiamente documentate dagli stessi utenti della tratta, attraverso il gruppo Facebook “Pendolari Torino Caselle Alba #sfm4”. La frustrazione e la preoccupazione crescono in particolare nei lavoratori che dipendono dal servizio per raggiungere il luogo di lavoro, costretti dai disservizi al ritardo. Senza contare che la problematica può interessare anche i viaggiatori che, dovendo raggiungere proprio l’aeroporto, potrebbero ritrovarsi a perdere il volo.

Sono queste le riflessioni che condivide Joel Antonio Fusà, portavoce del gruppo, che sostiene: “La volontà di ritrovarsi al tavolo con le istituzioni competenti è grande e urgente, perché attualmente le modalità proposte dall’Agenzia della Mobilità Piemontese non sono accettabili. Inoltre, i biglietti e gli abbonamenti hanno subito rincari (del 5,88% lo scorso anno e di un ulteriore 3,59%, in media, previsto per luglio 2024, ndr) che sono difficili da giustificare ai cittadini a fronte di un servizio scadente e inefficiente”.

Il servizio dipende da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), Trenitalia, Regione e Agenzia della Mobilità Piemontese. Rfi e Trenitalia hanno annunciato di avere già in previsione interventi rivolti al miglioramento degli spazi di alcune stazioni e al potenziamento della comunicazione tra destinazioni sulla tratta. In precedenza una delegazione di fruitori abituali è stata ricevuta dall’Agenzia della Mobilità Piemontese e Fusà si è rivolto anche all’Assessorato ai Trasporti e Infrastrutture della Regione Piemonte, nella persona dell’assessore Marco Gabusi, al quale ha indirizzato una Pec lo scorso 19 gennaio per chiedere un incontro e dal quale attende risposta. 

Domani, giovedì 8 febbraio, i pendolari della tratta Cirié-Aeroporto-Torino-Alba sono attesi alle ore 19 in Sala Resistenza ad Alba per un incontro organizzato dal sindaco Carlo Bo e dall’assessore ai Trasporti della città Massimo Reggio. “A questo incontro mi piacerebbe partecipasse anche, in quanto albese, il presidente Cirio”, dice Fusà, che prosegue: "Il dialogo con le istituzioni albesi non sarà limitato alla denuncia dei disservizi, ma è per noi un’occasione per condividere idee che possano portare al miglioramento del servizio: tutto il sistema piemontese dei trasporti non funziona e va modificato, non può continuare a essere così torinocentrico, a discapito delle altre realtà. Ci presentiamo al tavolo con alcune domande, ma anche con proposte costruttive in merito al trasporto merci e ai futuri collegamenti che possano ottimizzare la situazione dei trasporti in Piemonte”.

Si ventila l’ipotesi dello sciopero bianco. “Se non ci sarà un ampio confronto, ci sarà uno sciopero dei biglietti”. L’opzione di acquistare, ma non obliterare i titoli di viaggio per protesta è oggetto di discussione sul gruppo Facebook citato, dal quale è partita l’organizzazione del dissenso.

Eleonora Ramunno

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