Attualità - 03 gennaio 2024, 11:13

In Granda l’aria è cambiata: nel 2023 migliorano i dati di smog e polveri sottili

Un ultimo anno positivo per il Piemonte che da sempre paga la sua posizione di ‘cul de sac’ della pianura padana, tra le aree più inquinate d’Europa. A Bra la soglia limite è stata superata solamente per sei giorni, contro i 63 di Torino Rebaudengo

In Granda l’aria è cambiata: nel 2023 migliorano i dati di smog e polveri sottili

Migliorano i parametri della qualità dell'aria nella nostra provincia e in tutto il Piemonte. Nel report di fine anno realizzato da Arpa, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, si segnalano netti valori in miglioramento rilevati dagli analizzatori automatici di polveri sottili.

Dati che, precisa Arpa, sono ancora da considerare indicativi in quanto dovranno essere sottoposti a validazione finale. Ma il confronto rispetto ai due anni precedenti (2021 e 2022) è già netto. 

Tutte le stazioni collocate sul territorio hanno rispettato il valore limite medio annuale previsto dalla normativa pari a 40 micro grammi per metro cubo.  

Così come la maggior parte delle trentatré stazioni piemontesi non hanno superato il limite fissato sui 35 giorni/anno del valore limite giornaliero di PM10

Sono stati proprio 35 giorni i giorni di superamento della soglia nella stazione di Torino-Lingotto, mentre superato il limite di gran lunga nella stazione di Settimo Torinese (55 giorni, ma erano 77 nel 2022 e sempre 55 nel 2021) e Torino Rebaudengo (63 giorni, erano 86 nel 2022 e 65 nel 2021).

Nel complesso ottimi risultati per il Piemonte che paga storicamente la sua posizione che si trova nel 'cul de sac’ della pianura padana, chiusi tra l’arco alpino e le colline, tra le aree più inquinate d’Europa

 "Il numero di giornate con concentrazioni medie giornaliere superiori al valore previsto che da normativa sono di un massimo 35 di giorni per anno civile, si è ridotto in tutti i punti di misura - dice il direttore generale di Arpa Piemonte, Secondo Barbero -. In particolare, per le centraline con analizzatore automatico, è stato superato nelle sole due stazioni di Torino – Rebaudengo e Settimo Torinese - Vivaldi a fronte delle 12 stazioni del 2022 e delle 13 del 2021 del set di punti di misura analizzati in questo report”.

"I dati preliminari evidenziano come in tutto il territorio regionale nel 2023 non sia stato superato in nessuna stazione il valore limite della media annuale per il PM10, pari a 40 µg/m3 - conclude Barbero -. Il valore più elevato della media annuale è di 33 µg/m3 ed è stato misurato nelle stazioni di Torino – Rebaudengo e Settimo Torinese - Vivaldi, rispettivamente 37 e 35 µg/m3 nel 2022 e 33 e 31 µg/m³ nel 2021".

Per quanto riguarda la provincia di Cuneo le tre stazioni di Bra, Cavallermaggiore e Mondovì segnalano risultati in miglioramento. 

A Bra la media di quest’anno è di 23 micro grammi per metro cubo (erano 29 nel 2021 e 2022). I giorni di superamento della soglia sono stati appena 6 (erano stti 38 nel 2021 e 31 nel 2022).

La media a Cavallermaggiore, stando ai dati di fine anno, è di 27 micro grammi per metro cubo (erano 30 nel 2021 e 32 nel 2022). Sono stati solo 18 i giorni di superamento della soglia nel 2023 (erano stati 40 nel 2021 e nel 2022). 

Anche a  Mondovì risultati in miglioramento: 25 di media per micro grammi per metro cubo (27 nel 2021, 28 nel 2022). I giorni di superamento sono stati 16 (27 nel 2021 e 26 nel 2022). 

Per quanto riguarda le “polveri sottilissime”, le PM2,5, il valore medio limite, fissato a 25 micro grammi al metro cubo, è stato rispettato in tutte le stazioni piemontesi considerate e le concentrazioni medie annue risultano quasi ovunque inferiori al biennio 2021-2022.

A Cavallermaggiore in media sono stati 18 microgrammi al metro cubo (22 nel 2021 e 2022). A Mondovì 14 microgrammi al metro cubo (17 nel 2021 e nel 2022). A Bra 14 micro grammi al metro cubo (19 nel 2021 e 18 nel 2022).

Daniele Caponnetto

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