Alba - 03 gennaio 2024, 07:00

Ogni anno sono sempre meno i bambini che nascono negli ospedali della provincia di Cuneo [L'ANALISI]

Rispetto al 2019 c'è una diminuzione di quasi quattrocento neonati se si sommano i quattro reparti di ostetricia della provincia di Cuneo. Il dato “peggiore” a Savigliano: dagli oltre mille parti prima del Covid al S.S. Annunziata, ai meno di seicento del 2023

Ignacio Campo- tramite unsplash

Ignacio Campo- tramite unsplash

Il dato “ufficioso” del reparto ostetricia di Savigliano relativo ai parti gestiti nel 2023 (che inizialmente aveva parlato a Targatocn.it di numeri stabili rispetto all’anno precedente) ci aveva fatto propendere, nella nostra analisi del primo dell’anno, per una piccola, ma ottimistica, inversione di tendenza nel computo finale dei nati nei quattro ospedali della provincia di Cuneo.

Una volta reso noto nella data di ieri, martedì 2 gennaio, il numero ufficiale di tutti i nati al S.S. Annunziata nel 2023, si è avuta conferma di quanto l’onda della denatalità continui, come da anni, in Granda, come altrove. 

È proprio il reparto saviglianese a segnalare la principale decrescita rispetto all’anno precedente. Se nel 2022 erano state 652 le nascite gestite, nel 2023 sono scese sotto “quota 600” (580 per la precisione): 72 nati in meno. 

Piccola flessione, ma meno significativa, per Mondovì. Al Regina Montis Regalis si è passati da 602 a 574 (27 in meno).  

Segno più, invece, per Cuneo e Verduno. Al Santa Croce sono stati nel 2023 1.727 (23 in più rispetto ai 1.704 dell’anno prima). A Verduno 879 (43 in più rispetto agli 836 del 2022). 

Nel complesso sono stati gestiti 3.761 parti nel 2023, 33 in meno rispetto al 2022. 

SEMPRE MENO DAL 2019

Il dato totale negli ultimi anni vede una continua diminuzione dei nati (ricordiamo che non rientrano in questo calcolo i parti in casa o i bambini nati fuori dalla provincia di residenza), numeri che calano ogni anno, almeno dal 2019.

Si è passati dai 4.145 parti del 2019, ai 3.939 del 2020 (206 in meno), ai 3931 del 2021 (8 in meno) e infine i 3.794 del 2022 (137 in meno). 

Praticamente, rispetto al 2019, nell’anno appena concluso sono nati quasi quattrocento (384, precisamente) bambini in meno nei quattro reparti di ostetricia della Granda. 

VERDUNO SEMPRE IN CRESCITA

Questo nonostante per esempio l’ospedale di Verduno (attivo dal 2020) veda ogni anno un incremento esponenziale dei nati. Quando ancora il reparto era ad Alba nel 2019 si contavano 830 neonati passati a 742 nel primo anno di Verduno e con un successivo e pregressivo aumento: 828 nel 2021, 836 nel 2022 e 879 nel 2023

A CUNEO E MONDOVI' NUMERI ALTALENANTI

Più altalenante l’andamento a Cuneo e Mondovì. 

Al Santa Croce era stati 1.717 nel 2019, scesi a 1.676 nel 2020, risalti a 1.744 nel 2021, nuovamente ridiscesi a 1.704 nel 2022 (il dato più basso dell’ultimo lustro) e nuovamente saliti nel 2023. 

Al Regina Montis Regalis il dato più basso del lustro è proprio quello del 2019: dai 543 di quell’anno si è saliti a 583 del 2020, piccola flessione nel 2021 con 568, poi il “record” del quinquennio con 602 nel 2022 e una piccola discesa nel 2023. 

TRACOLLO A SAVIGLIANO

È il reparto del S.S. Annunziata di Savigliano a trainare il picco negativo delle nascite nei reparti della provincia di Cuneo. Complice forse - oltre al trend di denatalità diffuso che tocca tutti i luoghi -  l’apertura dell’ospedale di Verduno che ha portato probabilmente molte famiglie dell’area braidese a preferire quest’ultimo presidio ospedaliero per far nascere i propri figli. 

A Savigliano, infatti, da cinque anni si assiste a una continua decrescita dei parti

Si è passati dagli oltre mille (1055) del 2019, ai 938 del 2020, ai 791 del 2021, ai 652 del 2022 e, infine, i 580 del 2023

Praticamente rapportato a cinque anni fa le nascite gestite nel reparto di Ostetricia del saviglianese si sono (quasi) dimezzate: da oltre mille a meno di seicento. 

Daniele Caponnetto

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