Storie di montagna - 03 dicembre 2023, 07:22

STORIE DI MONTAGNA/89. Una storia di montagna diversa!

Cinzia Dutto

Cinzia Dutto

Prosegue sulle pagine di Targato Cn il nostro appuntamento settimanale coi racconti di vita dalle valli cuneesi raccolti dalla scrittrice Cinzia Dutto.

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Caro lettore che aspetti le mie storie, che la domenica mattina tra una faccenda e l’altra trovi il tempo di fermarti e leggere le mie parole, che viaggi con me tra le montagne e ti accorgi piano piano di quante cose belle ci sono nella tua provincia: grazie!.

Oggi uno dei regali più preziosi che si possono ricevere è sicuramente il tempo delle persone, riuscire a distogliere qualcuno da pensieri e problemi, e regalargli argomenti con cui emozionarsi, luoghi da andare a conoscere e persone da incontrare è quello che io provo a donare a chi mi legge!

Questa domenica, però, non ti porterò in qualche luogo, ma ti racconterò di come questa rubrica è nata, del “dietro le quinte”. Ti voglio far conoscere qualcosa in più di chi, da ormai più di un anno, con passione e dedizione scrive le storie che leggi.

Il mio viaggio è iniziato a gennaio del 2022, per caso, spinto dalla mia voglia di raccontare la montagna vera, quella che spesso non si conosce, quella che fatica ma resiste, quella che ho vissuto in prima persona e che mi scorre nelle vene. Mi sono accorta che sono le piccole realtà a fare la differenza, sono le storie belle a illuminarci la vita e sono i passi degli altri ad aiutarci a fare i nostri!

 

Sono una montanara da tanto tempo, per un lungo periodo della mia vita ho allevato asini oltre i mille metri, nella ridente Valle Stura, ed è stato il periodo più bello della mia vita, Non sempre ciò che è bello dura in eterno e può succedere che i sogni diventano incubi e la vita ci porta a dover fare scelte difficili e prendere altre strade. Quanti di voi si sono dovuti reinventare, quante persone, ogni giorno, sentono di non potersi rialzare e invece trovano la forza di farlo? Io mi sono rialzata, ho trovato un lavoro dignitoso, ma faticoso che per lungo tempo mi ha spento dentro. Posso dire con sincerità che per un lungo periodo non sono più stata io, ma sono andata avanti anche quando toglievo gli scarponi e mettevo le scarpe antifortunistiche e con le lacrime partivo di casa per recarmi al lavoro. Dentro di me c’era quella vocina che mi diceva “non mollare” arriveranno tempi migliori. Non era così, ogni giorno diventava più pesante, sentivo dentro di me il peso dell’insoddisfazione, la tristezza che ogni mattina diventava lo zaino pesante e ingombrante da portare. Tutto era uguale, monotono, devastante e la quotidianità non aveva senso di esistere, mi sentivo un automa che eseguiva la vita. E’ stato durante una passeggiata in montagna, una delle mie fughe in solitudine in alta quota, che seduta dinnanzi alla maestosità delle cime, baciata da un timido sole primaverile e persa nell’azzurro del cielo, ho iniziato ad avere voglia di ritornare quella di un tempo: mi chiamavano la ragazza degli asini. Mi sono detta che ero io a dover cercare di nuovo la felicità. Nulla sarebbe arrivato se lo stavo ad aspettare, ero solo io l’artefice di me stessa e dovevo ritrovare in me la voglia di uscire da quel periodo buio!

E’ così che ho iniziato a scrivere. Ho continuato il mio lavoro, i miei turni, il mio cercare di vivere in quella vita tanto diversa da ciò che desideravo, trovando nella scrittura la mia nuova strada, la mia rinascita, la mia via di fuga. Ognuno di noi ha questa possibilità, possiamo decidere di trovare qualcosa per cui essere felici, anche quando dobbiamo comunque continuare a condurre la vita di tutti i giorni.

La rubrica “Storie di Montagna” è nata così, dalla mia voglia di scrivere per stare bene, ma con il tempo si è trasformata in un viaggio meraviglioso. Ascoltando le vite degli altri ho imparato a sorridere della mia. Da ogni persona che incontro, senza che questa se ne accorga, ricevo energia positiva speranza, voglia di vivere e di sognare.

Mi sono resa conto di quanto meraviglioso potenziale umano ci sia sulle nostre montagne, di come i problemi siano comuni per tutte le valli e, soprattutto, di come, far conoscere la storia di un posto e di chi lo abita, sia un modo per cambiare chi lo frequenta!

Ho sempre scelto con il cuore e l’istinto le storie da raccontare, alcune mi sono state suggerite, altre sono arrivate per caso. Ho sempre cercato di entrare in punta di piedi nella vita delle persone, di ascoltarle cercando di leggerle dentro, di cogliere quel piccolo particolare che poteva rendere il racconto empatico e toccante. Non sono mai stati necessari grandi strumenti: un telefono, un taccuino, quattro ruote e, soprattutto, il mio tempo da dedicare a chi avevo davanti.


Oggi, a distanza di quasi un anno e con l’uscita dei libri “Echi dalle Terre Alte” e “Montagne da vivere” Lar Editore, si è creata una consapevolezza sia da parte di chi legge sia da parte di chi si fa raccontare che questa strada è diventata un progetto, un modo nuovo di portare persone a vivere la montagna.

Ho iniziato a rendermi conto di quante persone leggono le mie storie, che prima erano occhi invisibili dietro uno schermo, dai riscontri ricevuti, dagli incontro per strada di gente comune che mi dimostra affetto, dall’amica che le raccoglie tutte, o dalla mamma che le scambia con la figlia per decidere cosa fare la domenica!

Devo dire che all’inizio c’era molta diffidenza e nessuno capiva quale era il mio intento, che voleva essere non solo quello di raccontare le terre alte, ma il mio sogno era riuscire a unire questi territori, a creare una rete che potesse dare la consapevoleza che l’unione fa la forza e che, come un tempo, per sopravvivere in montagna, bisogna capire che certe volte le valli non sono una gabbia in cui fermarsi e superandole, poco distante, si possono trovare amici, collaboratori, persone che vivono le stesse difficoltà!

Questa magia è successa, e non sono stata io a realizzarla, ma i cari amici della Rosbettola (https://www.instagram.com/rosbettola )una bellissima realtà che ho avuto il piacere di raccontare qualche tempo fa (https://www.cinziadutto.com la potete trovare qui!)


 

Sono felice di annunciare che quest’anno si potrà acquistare il pacco di Natale “Echi dalle Terre Alte” , un pacco che al suo interno raccoglie 15 produttori, di varie valli montane del cuneese, raccontati nel libro “Echi dalle Terre Alte” LAR Editore,che troverete al suo interno. Un pacco che profuma di montagna, di collaborazione, che non arriva da una sola valle ma che ne custodisce molte.

Un pacco con al suo interno delle specialità uniche, frutto di chi la montagna la vive tutti i giorni e che nel territorio alpino ha creduto e investito vita e risorse. Le stesse persone di cui avete letto in passato ora sono qui, nel presente, a farsi conoscere attraverso i loro prodotti.

Un regalo per Natale che sostiene le piccole realtà montane che sono quelle che colorano e mantengono vive le nostre meravigliose montagne che tanto ti piace frequentare!

Per saperne di più o per informazioni più dettagliate su questa iniziativa puoi contattare il 393 4994717, sarà Edith della Rosbettola a rispondere, il simbolo di una montagna giovane che ha investito il suo futuro proprio in altura.

Avrai in mano un prodotto e potrai leggere la storia di chi ha reso possibile che fosse lì!

Le parole sono finite, ma la mia caccia di storie continua e dopo questa piccola pausa, che ho ritenuto importante fare, perché anche dietro questa rubrica c’è una storia, la mia, la prossima domenica torniamo a viaggiare insieme!

Anche tu leggendo questa rubrica e andando a trovare chi racconto stai aiutando un territorio a vivere!



Se mi vorrai incontrare il 5 dicembre, in occasione della Fiera Fredda di Borgo, alle 19 presenterò il nuovo libro appena uscito “Montagne da Vivere” Lar Editore e potrai vedere il pacco “Echi dalle Terre Alte” e conoscere chi lo ha ideato!

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Cinzia Dutto, scrittrice cuneese, pubblica nel 2021 il libro "Il Diario di Maria" e nel 2022 " Margherita sui sentieri del nonno", entrambi editi da Araba Fenice. Libri che parlano di resistenza e montagna. Da gennaio 2022 ha aperto un blog, "Il pensatoio" (cinziadutto.com) e ama definirsi una "cacciatrice di storie". Cinzia racconta di storie di persone speciali, scelte differenti, montagna e buon vivere. Gira la provincia alla ricerca di vite uniche e particolari. Cinzia ha un profilo Instagram (cinzia_dutto_fanny) e una pagina Facebook (Fannydeicolli).

Cinzia Dutto

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