Il Punto di Beppe Gandolfo - 06 novembre 2023, 07:00

Caro sci, penalità per tutti

"Sull'intero arco alpino, in due anni, i prezzi sono saliti in media del 15-20 per cento".

Caro sci, penalità per tutti

La stagione invernale che si sta per aprire sarà all’insegna del caro skipass: i biglietti giornalieri e stagionali avranno aumenti che vanno ben oltre il valore  dell'inflazione. Sull’intero arco alpino, in due anni, i prezzi sono saliti in media del 15-20 per cento. Gli stagionali avranno incrementi tra il 5 e il 6,5% rispetto al 2022, ma sui giornalieri gli aumenti superano anche il 10%. 

Sciare in Alta Valle di Susa nel comprensorio ViaLattea (Sestriere, Cesana e Claviere, Pragelato e Sansicario, Sauze e anche il Monginevro) costerà 50 euro al giorno in alta stagione (dal 23 dicembre al 7 gennaio e dal 3 febbraio al 3 marzo) e 48 in bassa. Un anno fa lo ski pass costava 44 euro. Più contenuti i rincari a Bardonecchia dove il giornaliero salirà da 44 a 46 euro.

Le piccole stazioni, avendo a disposizione meno chilometri di piste, con bollette e costi della manutenzione degli impianti ridotti, fanno la differenza. Decisamente più bassi i costi nel Cuneese: va infatti controtendenza Limone Piemonte dove i prezzi del giornaliero sono rimasti quelli di un anno fa: 43 euro alle casse. Si cerca di recuperare la clientela degli ultimi anni, in vista della riapertura del Tenda. Dai 35 ai 45 euro per le altre stazioni piemontesi del Cuneese (Mondolè, Artesina, Pratonevoso, ecc), del Biellese e del Verbano Cusio Ossola. Piccoli rintocchi in alto per Domobianca365.

«Lo sci non sarà mai più uno sport di massa», dicono i gestori delle varie stazioni sciistiche. Verissimo. Non lo è più da almeno 20 anni.

Intanto sono aumentati anche i prezzi dei ristoranti, del panino o della brioche consumati nei bar sulle piste, dei bed & breakfast, degli affitti nelle seconde case. Insomma per una giornata sulla neve una famiglia di 4 persone dovrà sborsare, a dir poco, 200 euro (magari portandosi i panini da casa) a cui bisogna aggiungere i costi del viaggio. Quanti se lo potranno permettere? E quindi entreranno in crisi le scuole e i maestri di sci, il mondo della ristorazione, degli affitti di seconde case…e chi più ne ha più ne metta.

Sempre sperando che nevichi….

Beppe Gandolfo

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