Attualità - 29 settembre 2023, 14:14

Giovani imprenditori di Confindustria Cuneo, il presidente: "Se una donna lascia il lavoro per accudire un figlio, anche le imprese sono responsabili"

Ieri, al NUoVO, si è svolta l'assemblea dei Giovani Imprenditori. Il tema declinato è stato quella della conciliazione tra business profit e responsabilità sociale

Giovani imprenditori di Confindustria Cuneo, il presidente: "Se una donna lascia il lavoro per accudire un figlio, anche le imprese sono responsabili"

Assemblea dei Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo al NUoVO, la rigenerata area dell'ex Nuvolari Libera Tribù, ora centro multifunzionale, la cui riqualificazione è stata voluta e sostenuta dagli stessi giovani imprenditori della Granda.

Il tema declinato nel corso dell'evento è stato quello del business profit verso la responsabilità sociale. Si possono conciliare? Questa la domanda sollevata. La risposta è stata un sì, perché le aziende sono organismi sociali: il tempo attuale impone non solo una riflessione ma ancor più un'azione concreta, perché sempre più fare impresa significa essere attore sul proprio territorio, contribuire al suo sviluppo e benessere.

Parterre molto ricco, con gli interventi e i saluti della sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, del presidente di Confindustria Cuneo Mariano Costamagna e dell'ex Mauro Gola.

L'intervento più atteso, quello del presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo, Matteo Rossi Sebaste, che ha parlato di welfare aziendale e di attenzione ai lavoratori anche sul piano della conciliazione con i tempi di vita. Denatalità, donne che si dimettono per seguire i figli o che scelgono di non averli.

Un discorso lucido il suo: "Entro il 2050 in Italia ci sarà un under 30 ogni tre over 60. Stiamo assistendo ad un calo demografico che pare inarrestabile. Pensiamo alle volte che abbiamo negato un permesso ad una giovane mamma, anche solo per non creare un precedente. Il 51% delle donne è costretto a lasciare il lavoro perché non c'è una rete che le sostenga. Come cittadino e come imprenditore non ne vado fiero. Non si può più far finta di niente. Le culle vuote significano banchi vuoti e posti di lavoro che non saranno occupati, con delle perdite di professionalità, di storia, di know-how dalle conseguenze drammatiche. Come imprenditori abbiamo una grande responsabilità".

Fare impresa, oggi, più che mai in un momento dove il capitale umano è diventato preziosissimo, non può prescindere dalla responsabilità sociale e dall'attenzione al welfare e al benessere di chi lavora. I giovani imprenditori sanno che fare impresa è anche questo.

Barbara Simonelli

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