Attualità - 01 settembre 2023, 16:20

La rabbia di una mamma: "Mia figlia umiliata da quelle scritte sessiste alla festa di paese" [FOTO]

Frasi ed epiteti di dubbio gusto sugli adesivi distribuiti alla serata in musica di Borgo Macra a Racconigi. Ragazzi, anche giovanissimi, testimonial di messaggi che ora circolano in rete

La rabbia di una mamma: "Mia figlia umiliata da quelle scritte sessiste alla festa di paese" [FOTO]

Una mamma arrabbiata: non vuole far sapere altro una signora che ha portato alla nostra attenzione quanto accaduto in una serata di festa e divertimento a Racconigi, lo scorso 25 agosto.

L'estate racconigese si è conclusa nel weekend che ha preso il via proprio il 25, con la festa del Borgo Macra. Venerdì c'è stata la serata in musica con l'animazione di Radio Gran Paradiso. 

"Credo che sia giusto segnalare un fatto grave, perché è una testimonianza della società in cui viviamo. Sono la mamma di una ragazza che ha partecipato alla festa. Dopo due giorni ho visto che mia figlia non era serena e non voleva più uscire di casa. Aveva paura che girassero delle foto in cui lei aveva addosso delle scritte", spiega la donna.

Non senza fatica, è riuscita a farsi dire di alcuni adesivi distribuiti durante la festa, a cui erano presenti, evidenzia, ragazzi e ragazze giovani, anche minorenni.

"Ammazzati"; "Sono una vacca"; "Rinchiudimi"; "Legami"; "Escile"; "Dammelo"; "Trombo", "Bagnata"; "Lo voglio duro"; "Ingoio tutto" e tante altre scritte.

Alcune sono visibili nelle foto che alleghiamo al pezzo. Tutto è documentato alle pagine Facebook della radio, con centinaia di foto e un video da cui abbiamo ricavato le immagini.

"Se mia figlia va ad una festa di paese patrocinata anche dal Comune, dove tra gli organizzatori ci sono adulti e anche insegnanti, non penso che siano proprio quegli adulti a proporre ai giovani un divertimento che non ha rispetto delle persone, soprattutto quando sono donne. Facciamo un gran parlare degli episodi brutali successi a Palermo contro una giovane ragazza e ho provato schifo leggendo le frasi che si sono scambiate i ragazzi che l'hanno aggredita, riportate sui giornali. Ma il problema è che chi si deve occupare dei giovani e li deve tutelare fa passare l'idea che il divertimento sia attaccarsi addosso una frase che li mortifica e li rende oggetti sessuali. Ritengo che quanto accaduto sia molto grave. Viene proposto da adulti e patrocinato dal Comune un messaggio distorto, che non promuove in alcun modo il rispetto sessuale nelle giovani generazioni".

Per onor di cronaca, abbiamo provato a contattare gli organizzatori chiamando il numero presente sulla pagina Facebook. Risulta non raggiungibile, così come non è raggiungibile al suo recapito il sindaco Valerio Oderda.

Restiamo a disposizione per eventuali repliche. 

 

Barbara Simonelli

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