Attualità - 28 agosto 2023, 17:26

Mezzi pesanti, disastro Nord Ovest: "Il Colle della Maddalena non può essere un'alternativa ai trafori"

Così il direttore della Federazione Italiana Trasporti di Cuneo (FAI) Alberto Abello sull'ipotesi che, con la chiusura dei trafori internazionali, il traffico pesante possa riversarsi sulla statale 21. Anche per il presidente dell'Unione Montana Valle Stura il rischio non c'è

Immagine di repertorio

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Dal Piemonte si rischia di non poter più raggiungere la Francia.

Una situazione davvero drammatica quella dei valichi e dei trafori internazionali. "In Piemonte, lasciando da parte le problematiche momentanee dovute alla situazione climatica, il problema esiste e persiste", commenta Alberto Abello, direttore della Federazione Italiana Trasporti (FAI) di Cuneo. 

E' noto che il prossimo 4 settembre chiuderà il traforo del Monte Bianco. Resterà chiuso per 15 settimane, fino al 18 dicembre, per i lavori di rifacimento di due porzioni di volta. I lavori di ammodernamento potrebbero durare fino al 2040, saranno fatti a più riprese con conseguenti periodi di chiusure temporanee.

Quali potrebbero essere le alternative?

Una è il tunnel del Gran San Bernardo, che mette in comunicazione la Valle d'Aosta col cantone svizzero del Vallese. Da settembre 2023 sarà anch'esso interessato da importanti lavori, in particolare all'impianto di ventilazione. Ma senza chiusure totali come per il traforo del Monte Bianco. 

Si lavorerà infatti dalle 22 alle 6 del mattino, senza chiusure e con traffico a senso alternato, da settembre fino a marzo/aprile. L’unica limitazione riguarderà i veicoli di altezza superiore ai 3 metri, quindi tir, camper e pullman, che potranno passare solo in orario diurno. I lavori termineranno nel 2027.

C'è poi il Frejus, ma ricordiamo che ieri è stato chiuso per motivi di sicurezza a seguito di una importante frana che si è staccata nel territorio francese dopo Modane. E' stato chiuso anche da Bardonecchia sul lato italiano. Nella mattinata è stato riaperto alle auto ma resta ancora interdetto - non abbiamo trovato comunicazioni diverse - ai mezzi superiori alle 3,5 tonnellate. La situazione potrebbe tornare alla normalità già domani.

Ci sono poi i passi, come il "Col du Petit-Saint-Bernard", dove il rischio più alto, nei mesi invernali, è la neve.

Molti temono, dalle parti della Valle Stura, che tra le alternative venga annoverato anche il colle della Maddalena. Anch'esso è spesso interessato da chiusure dovute alla neve e all'annesso rischio valanghe. 

Il Colle, lo ricordiamo, al momento è chiuso per delle frane e smottamenti in località Val d'Oronaye St Paul sur Ubaye, sulla RD 900, prosecuzione della statale 21 che attraversa tutta la valle Stura. Si tratta del principale collegamento tra Cuneese e Francia, considerata la chiusura del tunnel di Tenda.

Un quadro che evidenzia una fragilità infrastrutturale davvero penalizzante per il sistema dell'autotrasporto del Nord-Ovest. "Per le aziende è davvero difficile. A tutto questo si aggiunge la situazione della Torino-Savona. Il problema riguarda anche le aziende della Liguria. Per non parlare del blocco degli Euro 5. La nostra Federazione si sta muovendo a tutti i livelli, ma i problemi restano. Non solo quelli infrastrutturali, da mesi abbiamo il maltempo, che blocca le nostre aziende per giorni", evidenzia Abello.

Sul Maddalena, il direttore del FAI sottolinea come la statale 21 non sia una reale alternativa alla chiusura dei trafori o alla loro inagibilità. "Non tutti i mezzi pesanti possono transitare per quella strada, per mille ragioni. E non credo che le autorità francesi possano derogare ai divieti o accettare il passaggio dei tir. La situazione è tutta in divenire, ma soluzioni reali purtroppo non ce ne sono".

Loris Emanuel, presidente dell'Unione Montana Valle Stura, a sua volta evidenzia come il Maddalena non possa essere un'alternativa ai trafori internazionali. "E' possibile che un minimo di aumento di traffico possa esserci, ma se si vuole raggiungere il nord della Francia non si può pensare di passare per la statale 21. Per ora non abbiamo alcuna indicazione o avviso che vada nella direzione di un maggior possibile traffico in valle Stura".

Barbara Simonelli

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