Distretto dei vini di Langhe, Roero e Monferrato: una leadership per valori pari a 2,09 miliardi di euro esportati nel 2022 (+3.9% rispetto al 2021).
E' quanto emerge dai "Monitor dei Distretti Agro-Alimentari Italiani al 31 dicembre 2022", indagine curata dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che ha analizzato i numeri dei vari distretti agroalimentari d’Italia.
In un mercato che vale esportazioni per 6,6 miliardi (+9,4%), al secondo posto figura il comparto del Veronese, con 1,2 miliardi (+6,7%) che ha avuto il migliore incremento di crescita in valori complessivo, grazie al Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene.
Il comparto vinicolo del nostro territorio si inserisce nel contesto di una regione, il Piemonte, che guida la classifica dei distretti, grazia anche al secondo posto del settore Dolci di Alba e Cuneo, con un valore di 1,7 miliardi di euro.
A livello nazionale il vino è la filiera più preziosa (26% del totale in valore), davanti alla pasta, prodotti agricoli, carne e salumi, lattiero-caseario, caffè, olio, riso e prodotti ittici.
E come si va all’estero in generale come distretti alimentari? Al primo posto la Germania, davanti a Stati Uniti e Francia, senza dimenticare la Gran Bretagna e i Paesi emergenti. In calo Cina (-25,8%) e Russia (-12,3%).
«Il risultato del distretto dei vini di Langhe, Roero e Monferrato inorgoglisce il territorio e conferma come i fatti sono più importanti di tante parole – è il commento di Andrea Ferrero, direttore del Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani –. Risultati come questo sono il frutto del nostro modo di essere: persone che non parlano tanto, ma che fanno molto. Detto questo, devo dire che la qualità dei nostri vini, prodotti che si inseriscono in un target medio/alto, sta premiando la strada intrapresa nella direzione di una sempre maggiore valorizzazione delle denominazioni. Continuiamo così».