Da quando la pioggia ha preso il posto della siccità, sulle colline di Langa, Roero e Monferrato gli scenari della viticoltura sembrano cambiare, in meglio. Le precipitazioni della seconda parte di una primavera che che evitato la classica “caudera” di maggio, hanno portato ristoro alla campagna ed alle coltivazioni in generale, permettendo così alle varie colture di ripartire più forti per la nuova stagione.
In Piemonte in generale il tempo, nonostante le abbondanti piogge, è stato comunque clemente, se consideriamo altre Regioni d’Italia colpite da fenomeni violenti che hanno portato anche all’alluvione, come in Emilia Romagna.
Restando sulle nostre colline, la stagione sembra così volgere al meglio, ma, come si sa, finchè i grappoli non verranno portati in cantina, la prudenza è mai troppa, soprattutto considerando questo pazzo tempo che, negli ultimi due anni, ha condizionato l’agricoltura in generale, provocando disagi e danni, soprattutto agli impianti viticoli nuovi, in cui le barbatelle hanno patito il caldo, con una significativa percentuale di piante seccate.
«Ricordo che lo scorso gennaio - ha dichiarato Andrea Ferrero, il direttore del Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani - con la vostra testata avevamo parlato del problema della siccità, speranzosi nelle piogge che, per fortuna, sono arrivate abbondanti e regolari. Non abbiamo segnalazioni di zone colpite da eventi funesti, e questo è sicuramente un bene. Ora la quantità di acqua accomulata nel terreno permette alle viti una crescita meno stressante, e, come si vede sulle colline, i filari sono rigogliosamente verdi, segno che la vegetazione è in salute. Un ottimo stato di forma che si tramuta in grappoli che stanno andando in allegagione nei posti più esposti dove tra il primo caldo e la presenza di acqua, il processo di maturazione è evidente.
Ora bisogna fare attenzione nel contrasto agli agenti patogeni che portano malattie alla vite, perché l’umidità del terreno, con le temperature estive, sono l’habitat naturale per peronospora e flavescenza dorata. Per ora la situazione è sotto controllo ed è iniziato il periodo dei trattamenti obbligatori.
A livello di produzione i primi dati dicono che la quantità non manca: ora la stagione porterà ad interventi in vigneti mirati alla qualità per poter ottenere grappoli sani e maturi in vendemmia. Concludo dicendo che, se a gennaio si attendeva la pioggia, ora si spera in un caldo costante e in precipitazioni non violente, soprattutto non a carattere di grandine».