Attualità - 20 giugno 2023, 19:14

Trent'anni di turismo sulle colline del vino: il Consorzio fa gli anni con un progetto sull’accoglienza

La direttrice Elisabetta Grasso: «Con Langhe Experience Style linee guida per migliorare ancora la percezione del territorio e la qualità dei servizi forniti dalle oltre trecento strutture affiliate»

Ph. Langhe Experience

Ph. Langhe Experience

Trent'anni anni di crescita col territorio e per il territorio, quello che il Consorzio Turistico di Langhe Monferrato Roero si appresta a festeggiare con Langhe Experience Style. Un progetto che si sta realizzando, ideato per accogliere il turismo di classe, seguendo un protocollo che punta a esaltare qualità, servizio e immagine. Vere e proprie linee guida, già nero su bianco, che vogliono rafforzare l'identità del modello di accoglienza delle Colline Unesco e incrementarne ancora la reputazione nel campo della ricettività turistica.

Un bel modo di festeggiare il Consorzio che, nato all’interno dell’Associazione Commercianti Albesi, si è sviluppato in modo costante arrivando a contare le 362 strutture attualmente associate, per le quali si occupa di promozione, eventi, rapporto con i tour operator e creazione di servizi turistici.

Una realtà attenta al territorio che guarda così al futuro: «Vogliamo dedicare sempre più la nostra attenzione all’accoglienza - afferma la direttrice Elisabetta Grasso - secondo un modello condiviso con gli addetti al lavori e le attuali esigenze di questo mercato. Abbiamo redatto vere e proprie linee guida per potenziare la percezione di un territorio capace di accogliere un turismo che cerca il lusso nell’autenticità delle nostre proposte e che rispetta la sostenibilità del territorio. Preciso subito che il turismo di lusso è sinonimo di un turismo di qualità, formato da persone consapevoli che vogliono apprezzare i paesi, i prodotti, il modo di vivere degli abitanti. Turisti che vogliono approfondire per capire al meglio il territorio che stanno visitando».

«Nato e cresciuto nel seno dell'Aca il Consorzio ha saputo sviluppare l’accoglienza turistica sul territorio, in 30 anni in cui siamo riusciti a crescere con costanza. Il 2006 è stato importante: i fondi regionali arrivati in concomitanza delle Olimpiadi Invernali di Torino hanno permesso l’apertura di nuove strutture, e, da quel momento, si è creata come una rincorsa alla competizione positiva che ha portato a realizzare strutture sempre più belle e accoglienti. Strutture in cui il senso di famiglia, il rapporto diretto, la voglia di fare vivere esperienze agli ospiti, sono fattori alla base dei desideri dei turisti. E il Consorzio ha sempre puntato su questo, preferendo realtà piccole alle grandi catene alberghiere, che sono per forza di cose più impersonali, un aspetto che non si addice al nostro territorio».

«Continuiamo a puntare alla valorizzazione delle attività autentichedice ancora Elisabetta Grasso, a far vivere le esperienze, a fare sentire il turista parte del territorio nel rapporto diretto con le persone, e tutto questo ci sta premiando in una stagione 2023 che sta andando bene in generale con i titolari delle strutture che sono contenti e che notano un aumento della qualità dell’ospite».

«Intanto lavoriamo anche all’estero – conclude –: in questi giorni con l’Ente Turismo siamo impegnati ad Amsterdam e ad Anversa per raccontare il territorio agli ospiti nord europei che arrivano soprattutto in estate, senza dimenticare gli Stati Uniti, che sono il nostro primo target, e gli amici degli Emirati, che apprezzano molto le autenticità di Langhe, Roero e Monferrato».

Livio Oggero

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