Attualità - 10 giugno 2023, 15:48

Code sulle strade del mare: "Recuperiamo il nostro sistema ferroviario partendo dalla Torino-Savona e dalla Cuneo-Ventimiglia"

La proposta arriva dal Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile, che si rivolge al presidente Cirio e all'assessore Gabusi: "Abbiamo progetti e proposte concrete. Pronti a collaborare"

Consueta coda domenicale sulla SS 28. Immagine di repertorio

Consueta coda domenicale sulla SS 28. Immagine di repertorio

Ad una settimana di distanza dal weekend del ponte del 2 giugno, con le infinite code sulle strade del mare e le scontate polemiche, arriva l'intervento di chi, da anni, chiede di investire sul ferro e sui treni, come primaria risposta al traffico e all'inquinamento.

Perché il problema non è solo quello di raggiungere le spiagge della Liguria, con l'autostrada in perenni lavori, il Colle di Tenda non percorribile e la statale del colle di Nava non adatta ad essere l'alternativa alle succitate arterie stradali; c'è anche il problema della mancanza di parcheggi in Liguria.

A tutto questo il Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile (Co.M.I.S.) prova a dare una risposta, definendo la situazione, così come già detto dal presidente Cirio e dall’assessore Gabusi, "inaccettabile".

Non vorremmo però che questo fosse un nuovo pretesto per proporre progetti faraonici che prevedono costi immani e devastazione di territori, al momento preservati da cemento ed asfalto.

Premesso che il vero problema è il numero insostenibile di veicoli che si spostano tra le due regioni, con l’aggravante per la Liguria della carenza di parcheggi, poniamo l’attenzione su quello che dovrebbe essere l’obiettivo principale, da porre al centro di ogni valutazione: la diminuzione del traffico circolante.

Possiamo continuare a far finta di credere che la costruzione di nuove strade possa alleviare la situazione, possiamo raccontarci che l’inquinamento ed il consumo di suolo non concorrono all’accentuarsi degli effetti degli eventi naturali sempre più violenti e frequenti ma non faremmo altro che seguitare a perdere tempo.

Iniziamo invece a progettare un cambiamento che favorisca la transizione dai veicoli privati a quelli pubblici, elaborando un vero piano di sviluppo e di recupero del nostro sistema ferroviario, ad esempio ripristinando i collegamenti festivi e prefestivi che partivano dal nord della Regione e raggiungevano la riviera ligure. Si parla tanto del terzo valico, in fase di costruzione, dimenticando di considerare gli altri presenti tra le due Regioni che costituiscono dei veri corridoi alternativi con le linee Alessandria – San Giuseppe di Cairo – Savona, Torino – Savona e Cuneo – Ventimiglia/Nizza.

Certo in alcuni casi servono interventi infrastrutturali che si potrebbero programmare nel tempo ma si dovrebbe iniziare a sfruttare al meglio dette tratte alla situazione attuale che, con un servizio potenziato ed adeguato, sarebbero in grado di alleviare, non risolvere, i problemi di viabilità che attanagliano le molte persone che si recano al mare.

Allora perché non investire nel trasporto ferroviario, vera risposta agli obiettivi di riduzione del traffico, dell’inquinamento e dei sinistri stradali?
Perché non andare a richiedere i fondi necessari, a fronte di progetti di sviluppo, ai Ministeri competenti, come si è fatto per le strade ed autostrade?

Basterebbe prendere esempio dalle Regioni vicine, Lombardia e Emilia Romagna, le cui amministrazioni hanno da tempo intrapreso la “cura del ferro” privilegiando il trasporto ferroviario integrandolo con gli altri mezzi, privati e pubblici, dove questo non arriva.

Come sempre siamo disponibili al dialogo ed al confronto a beneficio di tutti. Abbiamo progetti e proposte concrete pronte da condividere con enti locali e Regionali.

Co.M.I.S.
Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile

Barbara Simonelli

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