Economia - 10 maggio 2023, 15:21

La torinese Iren conferma l’interesse per Egea: "Attendiamo un invito da Alba"

Il presidente Dal Fabbro: "Dossier da studiare e valutare". L’amministratore delegato Armani: "Convinti di essere quelli che potrebbero offrire più sinergie e collaborazione nello sviluppo della società"

Luca Dal Fabbro, dall'aprile 2022 presidente di Iren

Luca Dal Fabbro, dall'aprile 2022 presidente di Iren

Se Egea ci interessa? Certamente sì, ma attendiamo un invito da Alba. E’ questa, nella sostanza, la posizione del gruppo torinese dell’energia all’indomani della nota con la quale il colosso lombardo A2A ha dato conto del cambio di scenario nella trattativa per un suo ipotetico ingresso con una quota di maggioranza nel capitale azionario della multiservizi di Alba. Un’intesa secondo la quale la due diligence in corso sugli asset della società pubblico privata controllata dalla famiglia Carini proseguirà sino a metà giugno, mentre Egea ha chiesto e ottenuto l’apertura della trattativa avviata nel marzo scorso in esclusiva col player lombardo.

L’interpretazione autentica in merito a un possibile coinvolgimento torinese nella gara che si profila per accaparrarsi il controllo del gruppo langarolo arriva nientemeno che dai massimi vertici della società erede della municipalizzata del capoluogo, il presidente Luca Dal Fabbro e l’amministratore delegato Gianni Vittorio Armani.

L’occasione, questa mattina, a margine della cerimonia tenuta a Torino per i dieci anni di vita del termovalorizzatore del capoluogo.

Interpellato sul punto, il presidente Dal Fabbro ha spiegato di aver "appreso dai giornali che il dossier Egea si sarebbe riaperto. Noi ad oggi non siamo stati invitati – ha aggiunto –, per cui attendiamo. Quello su Egea è però un dossier che dovremmo prima studiare, approfondire e valutare, per poi, là dove ce ne fossero le condizioni, partecipare eventualmente a un processo competitivo".

"Pronti a fare una nuova offerta?", è stata la domanda posta all’amministratore delegato Gianni Vittorio Armani, che ha in sostanza confermato di aver sollecitato un passaggio dalla trattativa a due alla gara aperta: "E’ Egea che dovrà avviare un processo – ha dichiarato –. Noi abbiamo suggerito un processo competitivo come più trasparente e necessario, vediamo ora cosa farà il venditore". Perché interessa Egea? "Egea è nel nostro territorio. Noi siamo convinti di essere quelli che potrebbero offrire più sinergie e collaborazione nello sviluppo della società. Al momento non abbiamo avuto disponibilità a vedere i numeri e la 'due diligence' sull’impresa, lo faremo nell’ambito del processo competitivo".

Ezio Massucco

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