Attualità - 08 maggio 2023, 12:25

Monitoraggio degli ex esposti all'amianto, l'appello di Aica e Arasis: "Con le elezioni regionali non si riparta di nuovo da capo""

Le sigle sono tornate a richiedere l'attivazione del piano. In Granda si stima che il numero degli ex esposti possa arrivare a 30.000 persone

Monitoraggio degli ex esposti all'amianto, l'appello di Aica e Arasis: "Con le elezioni regionali non si riparta di nuovo da capo""

Riceviamo e pubblichiamo la lettera prodotta da Armando Vanotto (AICA odv) e Sebastiano Sampò (Arasis) in merito alla rihiesta di attivazione della sorveglianza sanitaria nei confronti degli ex-esposti all'amianto della provincia Granda.

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A Savigliano in occasione della giornata mondiale delle vittime dell'amianto l’associazione AICA ha promosso sabato 29 aprile una manifestazione con le scuole al mattino e il pubblico alla sera.

Il tema della sorveglianza sanitaria è stato affrontato, ricordiamo che la Ex Fiat Ferroviaria ha il maggior numero di vittime per amianto in provincia di Cuneo.

Come associazione A.R.A.S.I.S. odv abbiamo svolto la nostra annuale assemblea, il 20 aprile 2023, il cui tema principale è la sorveglianza sanitaria agli ex-esposti all’amianto.
Brevemente riepiloghiamo le date principali:
- legge 257 del 12 marzo 1992 vietò l'utilizzo dell'amianto e la produzione di manufatti contenenti amianto. Previsto prepensionamento con incremento 50 % contributi, con almeno 10 anni di esposizione. Prevista sorveglianza sanitaria per tutti gli ex-esposti indipendentemente dal periodo di esposizione.
- accordo Stato Regioni 39/CSR del 22 febbraio 2018 per norme generali di sorveglianza sanitaria valide per tutto il territorio nazionale (sono passati 26 anni per avere un regola nazionale).
- anni 2020-2022 sorveglianza avviata in alcune regioni, non in Piemonte, ma rallentata o sospesa nel periodo del Covid.
- 30 novembre 2022, riunione comitato strategico amianto, in cui i sindacati e le associazioni sollecitano la Regione ad avviare tale attività. Risposte insoddisfacenti.
- 18 gennaio 2023 , lettera aperta all’Assessore regionale alla Sanità dottor Icardi Luigi Genesio da parte delle associazioni AICA di Savigliano e ARASIS di Mondovì.
- 19 gennaio 2023 lettera di risposta dell’’assessore, con attività da svolgere prima di avviare l’attività ma soprattutto l’impegno scritto di avvio nel secondo semestre 2023.

Tale attività verrebbe svolta su base volontaria, e prevederebbe un colloquio,  a cui potrebbe fare seguito una “radiografia con tecnica per coniosi” e un  spirometria. In assenza di patologie il percorso si interrompe. Continua ovviamente dove vengono riscontrati dubbi, problemi o patologie.

Ricordo le aziende del cuneese che lo hanno utilizzato fino al 1992: Valeo, Ferodo (oggi Federal Mogul), ex Tako Paven e ex Cartiera di Bagnasco. A cui vanno aggiunte la ex Fiat Ferroviaria (oggi Alstom di Savigliano) la ex-Galfer (oggi ITT di Barge), e il reparto manutenzione della Michelin.

Alla Regione abbiamo segnalato che dalla mappatura parziale fatta dai loro uffici, solo la Valeo è presente in questo elenco con 5.821 persone coinvolte (bisogna tenere presente tutto il personale aziendale dall'insediamento dello stabilimento  negli anni ‘60 fino al 31 marzo 1991, alcuni ancora in attività oggi). Questo dato corrisponde alle stime fatte dall’allora Consiglio di Fabbrica. Ovviamente questi dati che corrispondono al contributo INAIL per l’asbesto, vanno aggiornati escludendo le persone già decedute.

Dalla nostra esperienza e in base all'attività svolta dall’allora ASL 16 Mondovi-Ceva riteniamo che realtà come la ex FERODO (che lavorava l’amianto allo stato puro in sale resine), la ex Cartiera di Bagnasco e la ex Tako Payen abbiano casi clinici che dimostrano la pericolosità dell'amianto e che quindi devono essere inserite negli elenchi aggiornati, come abbiamo chiesto alla Regione.

Sulla base del dato della Valeo, possiamo stimare che nella Provincia si possa arrivare a circa 30.000 persone (ovviamente dato da depurare delle persone già decedute).

Per sollecitare la Regione abbiamo chiesto un intervento ai sindaci dei centri principali: Luca Robaldo Sindaco di Mondovì e presidente della Provincia, Antonello Portera sindaco di Savigliano e Ivo Beccaria sindaco di Barge. Il sindaco quale autorità sanitaria locale è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Ci aspettiamo un intervento sulla Regione, visti gli elevati numeri degli ex-esposti. Considerando l'assenza dalla mappatura di aziende come la ex FIAT Ferroviaria di Savigliano (oggi Alstom), ex-Ferodo (oggi Federal Mogul), la ex Tako Payen e la ex Cartiera di Bagnasco servono spiegazioni e tale mappatura va integrata al più presto, chiediamo ai sindaci di intervenire con la Regione per tutelare i loro cittadini.

Per la prima volta abbiamo l’impegno scritto di un assessore,  ma non siamo ingenui e conosciamo le difficoltà dell’ambiente sanitario, inoltre il prossimo anno si svolgeranno le elezioni regionali, in passato al cambio di amministrazione (indipendentemente dal colore politico) si ripartiva da zero.

Chiederemo a breve la convocazione del comitato strategico amianto per monitorare l’avanzamento del piano, abbiamo inoltre richiesto che tale attività si possa svolgere presso l'ospedale Carle di Cuneo, per evitare lo spostamento a Torino o Alessandria.

redazione

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