Attualità - 06 aprile 2023, 06:52

Asti-Cuneo: dopo la Via conferenza al Ministero su pedaggi e mezzi agricoli. Per i trattori l’ipotesi fasce orarie

L’assessore regionale Marco Gabusi: "Prescrizioni Soprintendenza previste e gestibili. Intesa col concessionario per mantenere la tangenziale di Alba gratuita al traffico locale"

L'autostrada Asti-Cuneo (foto di Barbara Guazzone)

L'autostrada Asti-Cuneo (foto di Barbara Guazzone)

Una strada classificata come "extraurbana", che come tale rimarrà accessibile ai mezzi agricoli e gratuita per il traffico locale, come lo sarà il tratto sino al casello Alba Ovest per i veicoli diretti all’ospedale di Verduno.

Con tutta probabilità sarà questa la configurazione della tangenziale di Alba una volta che, terminato anche l’ultimo tratto della A33 tra Verduno e Cherasco, il percorso della "quattro corsie" sarà definitivamente inglobato all’interno dell’autostrada Asti-Cuneo.  

Un traguardo atteso da trent’anni e dal quale ci separano quindici mesi di attesa, se si confermeranno le previsioni che lunedì sono state fatte proprie dal ministro Matteo Salvini, venuto sul territorio per l’apertura al traffico del lotto II.6B.

Ad accoglierlo al nuovo casello, al fianco del governatore Cirio e una vasta rappresentanza di autorità del territorio c’era l’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi (foto in basso), che dal suo insediamento segue in prima persona dossier per il completamento, portato avanti anche tramite il tavolo di supporto che negli ultimi due anni ha consentito a Regione, Province e Comuni interessati dal passaggio dell’autostrada di interfacciarsi direttamente con la società concessionaria, instaurando un dialogo indispensabile per la soluzione di problematiche quali quelle riguardanti il mantenimento della gratuità di utilizzo della tangenziale e la possibilità per i mezzi agricoli di continuare a percorrerla.  

"Parlando della tangenziale – spiega l’assessore al nostro giornale – la premessa da fare è che di pedaggio e limiti al transito dei mezzi agricoli si parlerà solamente quando l’autostrada sarà completa anche nel suo ultimo tronco. Sui tempi dell’ultimazione sono assolutamente ottimista. La trentina di prescrizioni poste dal Ministero della Cultura nel suo parere favorevole alla valutazione di impatto ambientale non rappresenta una difficoltà, si tratta di una serie di adempimenti di varia natura in buona parte già concordati nel corso dei diversi incontri avuti in queste settimane con la Soprintendenza e assolutamente gestibili. Non è assolutamente vero, come dice qualcuno, che la strada verso l’approvazione definitiva della Via sia ancora lunga: siamo nell’ordine di pochi giorni, una ventina al massimo, considerato che c’è la Pasqua di mezzo".



Dopodiché il cantiere potrà ripartire spostandosi sull’ultimo troncone?
"Assolutamente. A rigore l’ultimo passo formale sarà la ’conferenza di localizzazione’, che dovrà essere convocata dal Ministero delle Infrastrutture. In quella sede definiremo tutta una serie di dettagli operativi già affrontati in questi mesi dal tavolo di supporto, come ad esempio il posizionamento dei varchi 'free flow' per l’esazione del pedaggio. Intanto si andrà avanti per recepire le indicazioni arrivate dal Mic mentre la concessionaria completerà i dettagli della progettazione. Ma è normale che sia così, per opere di questa portata. Gli stretti tempi attesi per tali adempimenti consentiranno di proseguire coi lavori per il nuovo tronco senza soluzione di continuità, per arrivare davvero al traguardo del completamento entro la fine del 2024".

Tra tali dettagli il tema dei mezzi agricoli in tangenziale.
"Esattamente. Ci siamo fatti carico della richiesta arrivata dalle associazioni agricole. Sul tavolo ci sono più soluzioni. Quella al momento più realistica è che la tangenziale venga formalmente qualificata come strada extraurbana, semplicemente per un discorso di limiti minimi di velocità. L’ipotesi è quella di consentire il traffico di mezzi agricoli che possano percorrerla ad almeno 40 km orari di velocità, contingentati in fasce orarie modulabili però in base alla stagione, come quella della vendemmia. Tale prerogativa verrebbe segnalata mediante un’apposita cartellonistica e tabelloni elettronici, per garantire una maggiore sicurezza di tutti gli utenti della strada".  

Tra le richieste del territorio c’è ovviamente il mantenimento della gratuità del percorso corrispondente all’attuale tangenziale di Alba.
"Ci siamo già impegnati in questa direzione e c’è un accordo con la concessionaria affinché il primo tratto astigiano e la tangenziale albese restino gratuite, come sarà gratuita la percorrenza del traffico locale diretto all’ospedale di Verduno. Tale intesa sarà tra i punti che andranno finalizzati in sede di conferenza di localizzazione al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, che ne è informato e che dovrà riconoscere alla concessionaria le giuste compensazioni per i minori gettiti che andrà a incasssare rispetto a quanto previsto dal Piano Economico Finanziario dell’opera. Posizionando di conseguenza i varchi del sistema free flow, anche in modo differenziato a seconda della direzione, si manterrà la tangenziale albese gratuita per tutti i flussi di traffico che ne usufruiscono attualmente dalle Langhe come dal Roero".

Come funzionerà il pagamento mediante free flow?
"Sparirà il casello di Govone, sostituito da una serie di porte in grado di rilevare in modo automatico i passaggi dei veicoli e quantificare il pedaggio dovuto a seconda della percorrenza effettuata sulla tratta e con le esclusioni citate sopra. Quest’ultimo potrà essere pagato in modo automatico mediante sistemi elettronici quali il Telepass, per chi ne sia provvisto. Oppure nei 15 giorni successivi utilizzando, anche in modalità on line, i bollettini che il gestore invierà all’indirizzo di residenza dei singoli utenti. Oppure, più facilmente, direttamente dagli utenti registrandosi con la propria targa sul portale dell’autostrada. E’ un sistema già utilizzato con successo su diverse tratte italiane. Più semplice da utilizzare che da spiegare".

Ezio Massucco

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