Un 2022 a tinte chiare e scure, un 2023 in cui fare attenzione ma in cui avere speranza per ripartire, dopo la brusca frenata in corsa dovuta all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime che, anche a Dogliani, hanno e stanno condizionando le attività del Comune.
«Anche per noi i costi sono un problema - afferma il sindaco Ugo Arnulfo - anche se i mesi più pesanti mi sa che saranno questi invernali, a partire da novembre scorso, perché i prezzi di luce e gas sono significativi, e cerchiamo di affrontarli con accantonamenti di bilancio, denaro che purtroppo non può essere utilizzato per altro.
Alla luce di questa situazione nel 2022 siamo partiti con opere importanti, il cui aumento dei prezzi relativi alle materie prime, ci ha costretti a rivedere alcuni piani nel loro completamento. Abbiamo così preferito ultimare le parti prioritarie, per poi continuare nel 2023, sperando che lo Stato possa aiutare i Comuni a colmare, almeno in parte, la forbice degli aumenti».
Il 2022 non è poi tutto da buttare via: «L’economia nei primi mesi del 2022 stava crescendo come ha fatto nel 2021 - continua il sindaco - e si prospettava un anno molto positivo. Lo abbiamo detto troppo presto: la guerra tra Russia e Ucraina ha iniziato a condizionare la macroeconomia, e l’effetto a cascata è sotto l’occhio di tutti.
Nelle Langhe, come nel Roero, la forza d’attrazione turistica ha attirato le persone che, reduci da due anni di fermo forzato per il Covid19, hanno investito i loro soldi nello svago, e questo ha dato spinta alle nostre zone».
E il 2023? Dogliani si appresta a viverlo guardando alle opere da terminare: «Come ho accennato prima - conclude il primo cittadino – abbiamo in essere i lavori iniziati nell’autunno scorso tra cui la messa in sicurezza del fiume Rea e il progetto della riqualificazione delle periferie.
In primavera partiremo con i lavori ai sentieri che collegano il borgo antico a Dogliani Castello, non iniziati ora per evitare di smantellare cavitoie d’acqua che potrebbero portare a futuri ritardi, di cui non abbiamo bisogno. Appalteremo anche il lavoro per gli impianti sportivi, faremo manutenzioni varie e abbiamo il progetto esecutivo per la scuola materna da sistemare secondo le leggi relativi all’antisismico ed all’efficientamento energetico. Per quest’ultimo importante progetto attendiamo i soldi da Regione e Stato».