Attualità - 16 dicembre 2022, 19:25

Alba bloccata sotto la neve: la minoranza interroga, il Comune fa ammenda, ma sulla viabilità chiede un tavolo con Provincia e Anas

Dall’intasamento di tangenziale, 231 e Provinciale 7 effetti pesanti anche in città. Insieme a Bra e Cherasco la capitale delle Langhe chiede di trovare misure ad hoc. Il sindaco Carlo Bo: "Ci prendiamo le nostre responsabilità, ma rifletta chi è critico sul terzo ponte". Reggio: "Trattamenti antigelivi ripetuti da giorni, impossibile pulire strade occupate da code"

Il mezzo pesante che ha bloccato per alcune ore uno degli accessi dalla tangenziale Alba Ovest

Il mezzo pesante che ha bloccato per alcune ore uno degli accessi dalla tangenziale Alba Ovest

Dopo la neve, le polemiche. Che qualcosa non abbia funzionato come avrebbe dovuto nella gestione delle strade della Granda durante la tutt’altro che eccezionale e ampiamente prevista nevicata di ieri è parso evidente a tutti, anche al netto delle polemiche e lagnanze che sempre accompagnano eventi di questo tipo.

Fatta la tara del caso, il dibattito sulle ragioni che hanno costretto gli automobilisti in transito nell’Albese e Braidese a rimanere bloccati per ore lungo la Provinciale 7 ai piedi di Verduno o a impiegarne anche mezza dozzina per percorrere la ventina di chilometri che collegano i due principali centri di Langhe e Roero ha tenuto banco sin dalla mattinata di oggi, col presidente della Provincia Luca Robaldo venuto di persona con le squadre della viabilità provinciale per verificare di persona cosa non sia andato come doveva.

A fare i conti con migliaia di cittadini imbestialiti (detto che l’isteria da social non aiuta il confronto) sono anche i sindaci di Alba, Bra e Cherasco – Carlo Bo, Gianni Fogliato e Carlo Davico –, che all’indirizzo dello stesso presidente provinciale e dell’Anas (competente sulla Statale 231) hanno predisposto una lettera congiunta che annovera innanzitutto la richiesta di predisporre un tavolo operativo che possa mettere in campo misure capaci di alleviare la condizione di criticità in cui la Statale 231 e la Provinciale 7 versano già nell’ordinario, figuriamoci in occasione di una nevicata.

Ieri, va detto, i disagi hanno interessato tutta la Granda e non solo, a partire dal capoluogo Torino. Ma nell’Albese e Braidese la serie di mezzi piantati quando non finiti fuori strada, col conseguente corollario di code, è stato se possibile peggiore.

Problemi non sono mancati lungo la Provinciale 429 per Cortemilia, come anche sulla Regionale 29 per Torino, tra Racca di Guarene e Vezza d’Alba in particolare, dove lo scollinamento dei Sioneri si conferma immancabile teatro di incidenti.

Ma l’anello disegnato dalla tangenziale di Alba, dalla Provinciale 7 e dalla Statale 231 è quello che ha sofferto di più, evidentemente in ragione dell'intasamento, anche di mezzi pesanti, che già ordinariamente interessa i collegamenti in questo angolo della provincia.

Se una di queste arterie si ingolfa, anche la viabilità cittadina di Alba e Bra ne risente immediatamente, come era accaduto mesi fa, quando il rovesciamento di un trattore sulla "quattro corsie" bloccò la capitale delle Langhe per ore. E come verificatosi ieri, in proporzioni ancora più serie vista la presenza della neve. La chiusura dell’accesso di Alba Ovest per un Tir che intorno alle 14 si era bloccato su cavalcavia di ingresso da Asti ha costretto chi doveva entrare in città a percorrere altre strade. Lo stesso è successo due ore più tardi, sempre in tangenziale, e più tardi ancora ancora verso Cantina Roddi.

A chiedere chiarimenti è innanzitutto l’opposizione di Uniti per Alba, che questa mattina ha protocollato un’interpellanza urgente che si augura venga discussa quando prima. Vi si chiede "quali azioni erano state programmate (…)", "quali atti sono stati emessi per il mantenimento della pulizia delle strade  (…)", "quali proposte per evitare che in situazioni analoghe si possano ripetere questi inconvenienti"; e ancora "se l’amministrazione, dopo questa nevicata, è in grado di supportare altre situazioni simili durante l’inverno" e se "intendano interfacciarsi con la Provincia per comprendere come tale ente abbia gestito questo evento". "Il nostro non è un intento polemico – chiarisce il consigliere Alberto Gatto –. A parti inverse abbiamo subito spesso speculazioni sul tema, ma la situazione vissuta ieri ha dell’eccezionale".  




Il sindaco Carlo Bo evita lo scaricabarile, "pratica politicamente usuale, ma che trovo poco corretta" e segue invece la strada della presa di responsabilità. "I cittadini hanno subito disagi importanti, e di questo mi dispiaccio, vuol dire che evidentemente qualcosa non ha funzionato. Ora bisogna cercare di capire come migliorare. Certamente si poteva fare di più per monitorare gli incroci e le strade, su questo lavoreremo. Poi se si blocca la tangenziale, come oggettivamente è accaduto, è un disastro, perché tutti arrivano in città da altre strade, ingolfandole e rendendo impossibile il lavoro degli spazzaneve. Gli stessi operatori che in serata, quando queste si sono finalmente liberate, hanno lavorato ore per fare sì che in mattinata strade della città si presentassero pienamente fruibili e percorribili, accompagnando al meglio la giusta scelta di non chiudere le scuole".

"Quello che è successo ieri ci fa capire che abbiamo ancora bisogno di infrastrutture, spero che faccia riflettere chi critica la scelta di andare avanti sul terzo ponte"
, aggiunge il primo cittadino, mentre l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Reggio ricorda come un quadro di per sé critico si aggiungano il restringimento della tangenziale a causa dei lavori per l’Asti-Cuneo, ma anche la perdurante chiusura ai mezzi pesanti della bretella che porta verso Asti le provenienze da Bra, che si spera vicino allo sblocco.




Lo stesso assessore esclude che, perlomeno sulle strade di competenza municipale, la precipitazione sia stata presa sottogamba: "Da diverse sere le trattavamo con antigelivi. Durante la nevicata hanno circolato 40 mezzi di 14 ditte incaricate, collegati in Gps al Comune e che hanno circolato di continuo con lame, pale e sabbia. In campo c’erano poi 9 spalatori per gli attraversamenti pedonali e i marciapiedi, personale Stirano per la pulizia attorno alle scuole, quattro operai del Comune e altrettanti tecnici a coordinare le operazioni".

"Certo perché uno spartineve non può operare la pulizia della strada se si trova in coda – prosegue Massimo Reggio –, deve poterlo fare con una certa velocità, altrimenti non togli nulla. La neve di ieri si è pigiata ed è ghiacciata in poco tempo, rendendo complicato intervenire tra le code subito generate dall'uscita delle scuole. Tutte le forze hanno lavorato comunque ininterrottamente il giorno e la notte. Chi stamattina ha fatto due passi per la città – conclude – l’ha trovata quasi perfetta, coi passaggi pedonali puliti. Le squadre hanno lavorato tutta la notte e portato anche via la neve accumulata dal centro per consentire le manifestazioni del weekend".

Ezio Massucco

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di LaVoceDiAlba.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

SU