Attualità - 05 dicembre 2022, 11:53

Cerimonia in forma privata per l’ultimo saluto al giovane tabaccaio ucciso dal padre

Fissate le esequie, in luogo e data sulle quali i familiari hanno chiesto il massimo riserbo. Piero Pesce è stato intanto trasferito in carcere ad Alessandria

Valerio Pesce, 28 anni, da cinque gestiva la nota rivendita di piazza Cristo Re ad Alba

Valerio Pesce, 28 anni, da cinque gestiva la nota rivendita di piazza Cristo Re ad Alba

Concesso il nulla osta da parte del sostituto procuratore astigiano Stefano Cotti, sono stati fissati i funerali di Valerio Pesce, il 28enne tabaccaio ucciso dal padre Piero nella mattinata dello scorso 23 novembre, nell’appartamento di quest’ultimo in viale Indipendenza a Canelli.

Per espresso volere della famiglia le esequie del giovane, da cinque anni titolare di una nota rivendita di tabacchi e ricevitoria in piazza Cristo Re ad Alba, si terranno però in forma strettamente privata, in data e luogo che gli stessi familiari – a partire dalle nonne materna e paterna del giovane – hanno preferito mantenere riservata al ristretto nucleo dei congiunti e amici più stretti.

Gli stessi familiari – spiega Pietro Amerio, titolare dell’agenzia canellese che sta organizzando le esequie – hanno anche preferito evitare la stampa di manifesti, mentre non è nemmeno noto se la salma del giovane verrà cremata, assecondando così il volere che il 28enne commerciante avrebbe manifestato alla nonna materna mesi prima dell'aggressione, in occasione dei recenti funerali del marito.

Il riserbo è comprensibilmente massimo anche sull’eventuale partecipazione alle stesse da parte di Piero Pesce, 61enne contabile, dipendente di una ditta di Nizza Monferrato, reo confesso di un omicidio che il suo difensore, l’avvocato nicese Giovanna Balestrino (al suo fianco opera anche la penalista milanese Giada Bocellari), ha ricondotto a un improvviso raptus, un momento di follia forse innescato dalle tensioni insinuatesi in quel nucleo familiare al ritorno di Valerio nella casa paterna, pochi giorni prima del tragico fatto, e riconducibili a problematiche la cui natura e portata toccherà ora ai giudici verificare.    

Da giovedì scorso, 1° dicembre, Pesce, che dopo il fermo successivo all’omicidio e la conferma dell’arresto da parte del giudice per le indagini preliminari Giorgio Morando, era stato ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’Ospedale "Cardinal Massaia" di Asti, piantonato dalla Polizia Penitenziaria nel timore che potesse mettere in atto gesti anti conservativi, è stato intanto trasferito in custodia cautelare alla Casa Circondariale "Don Soria" di Alessandria.

Ezio Massucco

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