Sport - 20 ottobre 2022, 18:05

Sara Bonifacio, dalle Langhe al bronzo mondiale: «L'Alba Volley è sempre nel mio cuore»

Intervista alla 26enne centrale, che con l'Italia è salita sul terzo gradino del podio ai Mondiali di volley terminati pochi giorni fa in Olanda. Dai primi approcci alla pallavolo fino all'ultima medaglia, passando per i successi di club e in Nazionale

Sara Bonifacio, 26 anni, albese, giocatrice dell'Agil Novara, ha fatto parte della Nazionale giunta terza ai recenti Mondiali appena disputati tra Paesi Bassi e Polonia

Sara Bonifacio, 26 anni, albese, giocatrice dell'Agil Novara, ha fatto parte della Nazionale giunta terza ai recenti Mondiali appena disputati tra Paesi Bassi e Polonia

Nel gruppo che ha alzato le braccia al cielo per la conquista del terzo posto ai Mondiali di Pallavolo femminile disputati pochi giorni fa tra Paesi Bassi e Polonia, era presente anche l’albese Sara Bonifacio, di ruolo centrale.
Un risultato importante per le ragazze di mister Davide Mazzanti, ma che lascia l’amaro in bocca per quella semifinale persa contro il Brasile (1-3), e che avrebbe potuto regalare la rivincita contro la Serbia, che si è laureata nuovamente campione del mondo dopo la vittoria contro l’Italia nel 2008.

Così va la storia, ma le pagine sul grande libro della pallavolo, la nostra Sara Bonifacio le sta scrivendo con grande soddisfazione: con le varie Nazionali, dalle giovanili alla prima squadra, ha collezionato una medaglia d'argento al Campionato Europeo Under 18, un bronzo al Campionato Europeo Under 19 e ai Mondiali Under 20. Con la Nazionale maggiore ha già vinto gli Europei 2021 e la Nations League 2022, conquistando anche un argento nel Word Grand Prix 2017, e, per ultimo, il bronzo ai Mondiali 2022.

Un fil rouge che si è ripetuto nei club dove Sara ha giocato finora: all’AGIL Novara, in Serie A1, fa il suo esordio nella pallavolo professionistica e vince due Coppe Italia (2105 e 2018), il campionato 2016-17 e la Supercoppa italiana 2017, mentre a Busto Arsizio vince la Coppa CEV 2018-19.

Ora, dopo il terzo posto ai Mondiali, è pronta per la stagione 2022-23 all’AGIL Novara, formazione che lo scorso anno si è classificata seconda in regular season e ha perso la semifinale scudetto contro Monza (lo scudetto lo ha conquistato Conegliano Veneto). Sara Bonifacio è pronta a dare battaglia per raggiungere quel primo posto che dona un sapore unico a chi lo gusta.

La pallavolo, uno sport che ti ha abbracciata fin da piccola e che hai iniziato nella fila de L’Alba Volley. Come era Sara Bonifacio da bambina?

«Il mio primo approccio con la pallavolo non è stato dei migliori. A circa sei anni avevo provato questo sport nel San Cassiano di Alba, ma non mi era piaciuto. Poi, verso gli undici anni, insieme alle amiche, ho riprovato ed è sbocciato l’amore. Al tempo ricordo che ero già alta di statura ed era molto divertente giocare con i compagni di scuola, fare gli allenamenti e le partite. In quel periodo tra studio e allenamenti ho vissuto bei momenti, di cui conservo ottimi ricordi. Giocare a pallavolo era puro divertimento, come è giusto che fosse per quell’età spensierata».

Alba: da qui sei partita a livello professionale per andare a giocare nel Club Italia dove hai fatto esperienza in B1 ma la capitale delle Langhe ti è rimasta nel cuore. Qual è il tuo legame con la città?

«Giocando a Novara, quando riesco, torno volentieri ad Alba. Sono andata via a 14 anni, ma sono legata alla città soprattutto grazie a L’Alba Volley, dove è iniziato il percorso che mi ha portata poi a diventare una professionista della pallavolo. Ringrazierò sempre questa società che continua a dimostrare la sua organizzazione e serietà, puntando molto sul settore giovanile. Qui ho posto le basi per fare il salto nel Club Italia».

Gli anni passano, arrivano i primi successi con le Nazionali giovanili e cresci a Novara, dove vinci ben quattro trofei, tra cui il campionato, primo della società piemontese. Questa prima esperienza a Novara come la giudichi?

«Questa prima esperienza a Novara è stata importante perché ho potuto giocare con vere campionesse, dentro e fuori dal campo, tra cui Francesca Piccinini, da cui ho imparato molto a livello di gioco e umano. Ho capito la passione e la voglia di crescere sempre come atleta e come donna».

Passi a Busto Arsizio per due stagioni, ti aggiudichi la Coppa CEV, e, dal 2020, torni a Novara con cui hai da poco firmato il rinnovo fino al 2024. Con l’AGIL dove vuoi arrivare?

«Dopo le due stagioni a Busto sono tornata a Novara perché sentivo nel cuore di voler tornare a vincere con questa società, alla quale sono molto legata. A livello di squadra spero di poter tornare, con le mie compagne, ad alzare trofei importanti, mentre a livello personale ho nel mirino le Olimpiadi 2024, a cui vorrei partecipare da protagonista. Questo perché tengo anche molto alla maglia azzurra. A Novara c’è un ambiente perfetto per continuare a migliorare: voglia di competere, unione d’intenti, senso del collettivo. Non vedo l’ora di riprendere a giocare e di raggiungere le colleghe, che sento già belle cariche. Ancora qualche giorno di vacanza post Mondiale e poi si ricomincia per una stagione con un calendario impegnativo a livello nazionale e internazionale».

Capitolo Nazionale: dopo la vittoria all’Europeo è mancata la ciliegina sulla torta o il terzo posto al Mondiale è stato comunque un ottimo risultato?

«Il terzo posto è stato un ottimo risultato, una medaglia al Mondiale non è da poco ma l’obiettivo era quello di vincerlo. Non nascondiamo la polvere sotto il tappeto, puliamo bene la mente, confrontiamoci tutte insieme e ripartiamo dai nostri errori. In queste competizioni il livello è molto alto, e il margine di errore veramente minimo. Noi sappiamo qual è il livello del nostro gioco. Crediamoci e ripartiamo per ritrovare i successi che abbiamo dimostrato di poter raggiungere. Detto questo, è stato un Mondiale molto positivo, dal quale torniamo a testa alta. Complimenti al Brasile, l’unica squadra capace di batterci, e alla Serbia per la vittoria finale, ma con cui abbiamo un conto aperto, sportivamente parlando».




Come hai vissuto il tuo primo mondiale?

«È stata una competizione molto lunga, in cui ho cercato di stare sempre concentrata per farmi trovare pronta alle chiamate del mister. Spero di continuare a far parte di questa squadra a cui tengo molto. Ho fatto esperienza, ed è stata una tappa importante del mio percorso professionale. Ripeto: voglio andare alle Olimpiadi 2024 di Parigi e mi impegnerò molto per ottenere la convocazione».

Qual è il tuo modo di intendere la pallavolo?

«Per me la pallavolo è uno stile di vita, è il mio lavoro, e molte ore della settimana sono dedicate a questo. Se si vuole essere una professionista di livello, bisogna essere forti e convinti mentalmente ad affrontare al meglio i sacrifici, le scelte e tutto ciò che è correlato all’attività sportiva. Un impegno totale che porterà risultati».

Riti e scaramanzie pre partita?

«Dopo la vittoria alla Nations League scendo sempre il campo con un elastico rosso tra i capelli. Per me è un simbolo e vedo che viene riconosciuto anche al FantaVolley» 



Sara Bonifacio fuori dal campo: passioni e modo di vivere.

«Sara Bonifacio in borghese ama gli animali, infatti prenderò a breve un cane. Mi piace molto leggere libri di qualità, ho iniziato a studiare all’università di Scienze Motorie, adoro andare al mare e fare snorkeling, stare nella natura e viaggiare. Vorrei andare ad esempio a Parigi per visitare questa città da grande fascino. Cucinare e mangiare bene sono due aspetti che non mancano nella mia vita».

Un saluto finale a L’Alba Volley.

«Saluto con molto piacere L’Alba Volley e la città di Alba. Lo scorso anno sono stata alla presentazione della squadra e mi ha colpito la frase “Se Conegliano Veneto con il suo Prosecco ha una società in serie A, perché Alba con il suo Barolo, e non solo, non può averla?”. Questo conferma come la società albese di Lorenzo Fogliani e Bartolomeo Salomone sia sempre sul pezzo e abbia ben chiaro il suo progetto di crescita. Sicurament, se succederà, sarò ben lieta di poter rivestire la maglia de L’Alba Volley in futuro, tornando là dove tutto è iniziato».

Livio Oggero

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