Scuola e corsi - 18 ottobre 2022, 07:12

Anche nelle scuole superiori di Alba un corpo docenti ad alto tasso di precariato

Un’amara riflessione coi presidi di alcuni istituti cittadini, tra le difficoltà a trovare professori in alcune materie e le tempistiche dei concorsi

Nelle scuole superiori di Alba l'offerta formativa non manca ma il corpo docenti è condizionato dai problemi generali dell'istruzione in Italia

Nelle scuole superiori di Alba l'offerta formativa non manca ma il corpo docenti è condizionato dai problemi generali dell'istruzione in Italia

La scuola è iniziata da poco più di un mese e in alcuni istituti superiori di secondo grado si cerca di dare ai ragazzi un’offerta formativa completa. Il verbo “si cerca” è d’obbligo dopo la riflessione fatta con alcuni presidi che, pur soddisfatti del lavoro per reperire docenti, hanno quel non so che di amaro in bocca per alcune situazioni che hanno quasi del paradossale, e che non permettono di chiudere il cerchio come si vorrebbe.
Non si può parlare di carenza di docenti in generale, ma di una difficoltà diffusa nel reperirne in alcune materie di studio: informatica, elettronica e meccanica.

«Nella nostra scuola - afferma Valeria Cout, preside dell’istituto “L. Einaudi” – il corpo docenti è stato quasi completato da inizio dell’anno. Dico “quasi” perché stiamo trovando molte difficoltà ad assegnare in pianta stabile le cattedre di informatica ed elettronica. La mia riflessione va a quegli insegnanti che prima accettano di venire da noi ad insegnare, poi si rifiutano, creando così un problema all’istituto. Non è un comportamento deontologicamente corretto da parte di persone di ruolo. Ora gli insegnanti precari, dopo le nomine che sono in atto, dovranno lasciare il posto ad altri docenti di ruolo, con conseguente disagio anche per i ragazzi che dovranno abituarsi ad un nuovo professore. Credo che creare ulteriori problemi alla scuola non sia la soluzione giusta…».


Al liceo scientifico “Cocito” manca un tassello: «Abbiamo un solo caso con docente supplente -  dichiara la preside Anna Viarengo - che lascerà il posto al professore di ruolo durante l’anno. Sicuramente il problema degli insegnanti di ruolo è anche dovuto alla tempistica dei concorsi che crea problemi quando si deve costruire la squadra per l’anno scolastico. Ci sono alcuni istituti che devono affrontare questa situazione che risulta più impattante».

All’istituto “Cillario - Ferrero” ci sono molti precari ma la situazione sembra essere sotto controllo: «Abbiamo grandi difficoltà nel trovare ingegneri meccanici che possano ricoprire il ruolo di professore di meccanica - dichiara la preside Paola Boggetto – ma per il resto l’organico è al completo. Certo, se andiamo ad analizzare la situazione, la maggior parte dei docenti è precaria ma, per fortuna, la nostra squadra è stabile e consolidata, e questo permette di offrire ore di lezioni regolari. Sicuramente le graduatorie, il nuovo algoritmo e lo stato della scuola non permette troppo rilassamento. Trovare docenti in alcune materie e di ruolo è sempre più difficile».

«Al liceo classico – dichiara Roberto Buongarzone, il preside del “G. Govone” e del “P. Gallizio” - il personale è stabile con pochi supplenti e la situazione è  buona, mentre al liceo artistico abbiamo tanti professori giovani e qualche problema a trovare supplenti soprattutto nelle materie scientifiche e per i laboratori artistici, e architettonico-geometrici.
In generale rifletterei sul fatto che molti docenti entrano nella scuola da principianti, senza un’esperienza formativa adeguata, catapultati in un mondo nuovo dove devono imparare e crescere, senza aver mai insegnato prima.

Tutti si parte da giovani, questo sì, ma notiamo che molti provano a fare il professore come lavoro di ripiego, dopo magari altre esperienze di lavoro. Fare l’insegnante, al di là della conoscenza della propria materia, è una scelta e non un ripiego: entrare nel mondo della scuola deve essere l’inizio di una carriera,e  sta diventando sempre più difficile trovare docenti di ruolo».

Livio Oggero

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