Attualità - 07 ottobre 2022, 07:00

A Ceresole d'Alba l'azienda Gai guarda al domani con ottimismo tra nuovo stabilimento e future assunzioni

Sono iniziati i lavori di spostamento della SP 290 per permettere l'ampliamento della struttura: maggiore produzione per i macchinari industriali e magazzino automatico. Investimento da 60 milioni di Euro

Per la Gai di Ceresole d'Alba un triennio importante (Foto www.gai-it.com)

Per la Gai di Ceresole d'Alba un triennio importante (Foto www.gai-it.com)

Da quota 100 a quota 400… Non stiamo parlando di un’altra proposta della Stato ma della sana realtà della Gai di Ceresole d’Alba, azienda specializzata nella realizzazione di macchinari per l’imbottigliamento, che, nei prossimi anni, assumerà cento figure lavorative per arrivare a quattrocento dipendenti.

Un passo importante legato all’ampliamento della struttura produttiva per oltre 25 mila m² (60 mila m² in totale), a conferma di come l’azienda sia in salute e leader del settore.

La nuova area produttiva richiede lo spostamento della SP 290, i cui lavori sono iniziati a luglio, e sono previsti in chiusura per la prossima estate. Poi inizierà il secondo step relativo alla nuova struttura su cui i tempi di chiusura sono si possono ancora stimare e dipenderanno dai finanziamenti e dal mercato.

I vantaggi per l’azienda sono inerenti alla possibilità di realizzare macchine imbottigliatrici con maggior performance per essere competitivi anche nel settore industriale, e di avere maggior potere di stoccaggio dei prodotti nel magazzino automatico.

L’azienda risulta anche competitiva non solo a livello di produzione ma anche di visione: per abbattere i costi, soprattutto in questo periodo, da anni molti componenti sono autoprodotti in sede, e l’energia utilizzata per le lavorazioni è ottenuta da un impianto fotovoltaico che copre il 40% del fabbisogno, con il restante 60% ricavato da un impianto a metano.

«Mercato ed esigenze di produzione - afferma Guglielmo Gai, amministratore delegato dell’azienda - sono i due aspetti che hanno reso necessario questo progetto per noi molto importante che richiede un investimento di circa 60 milioni di Euro, iniziato con lo spostamento della SP, i cui lavori sono iniziati nel luglio scorso, e che proseguiranno fino all’estate 2023, per poi iniziare quelli allo stabilimento che verrà ampliato su terreni che abbiamo acquistato negli ultimi anni.

Per lavorare con efficienza c’è bisogno di questo intervento per continuare ad essere competitivi in un mercato in forte crescita, grazie agli incentivi 4.0, e anche perché stiamo conquistando parecchie opportunità nella produzione industriale, grande novità su cui puntiamo con decisione. Guardiamo al futuro con ottimismo nonostante il periodo complesso sotto tanti punti di vista».

E la nuova area di lavoro ha uno scopo ben preciso: «Verrà aumentata la capacità produttiva - continua Guglielmo Gai - e ci focalizzeremo su macchine per l’imbottigliamento ad alta velocità, e sarà costruito un magazzino automatico. Pensiamo anche di assumere fino a cento nuove figure professionali nei prossimi otto anni.

Attualmente il nostro fatturato sta crescendo di circa l’8/10% all’anno e quest’anno dovremmo chiudere sui 60 milioni di Euro. Il costante lavoro ci ha portati ad essere leader nel settore della produzione artigianale, con circa il 50% delle quote di mercato mondiale, ma oggi il 60% del nostro bilancio deriva dalla produzione di macchinari industriali e semi industriali, un settore dove si può crescere, grazie alle nuove tecnologie in nostro possesso.

Da qualche anno siamo anche presenti nel mercato delle lattine, prima per la birra e ora anche per bevande a base di vino per i “ready drink” o aperitivi, ed anche qui ci sono margini di crescita interessanti. Cerchiamo di essere presenti in diversi settori, e lo facciamo anche alle fiere. In questo ultimo periodo siamo stati in Germania per il beverage, alla cui manifestazione abbiamo raccolto importanti contatti, e saremo tra poco al SIMEI di Milano per consolidare il nostro brand».

 

 

Livio Oggero

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