Attualità - 24 giugno 2022, 15:41

"Le Radici" in casa di riposo a Govone, tra cabaret e degustazioni vinicole

Gli ospiti della residenza per anziani protagonisti di un evento nell'ambito del progetto di terapia occupazionale pensato per la terza età

"Le Radici" in casa di riposo a Govone, tra cabaret e degustazioni vinicole

Dopo il lungo e difficile periodo attraversato nella fase più acuta della pandemia da Covid-19, che duramente ha colpito soprattutto gli anziani e i più fragili, non solo a livello di salute, ma soprattutto costringendoli alla lontananza dagli affetti, è tempo di tornare a guardare al futuro con ottimismo e speranza. Con questo principio – nel pomeriggio dello scorso martedì 21 giugno – l’impresa sociale “Le Radici” e la fondazione Residenza “SS. Carlo e Francesco” (cui fanno capo le due Case di Riposo di Govone e Guarene) hanno organizzato una merenda sinoira in compagnia degli ospiti della Casa di riposo di Govone.

La struttura, da cui si gode di una splendida vista sulle colline Alfieri a Sud, affacciata sulla Reggia Sabauda sul lato opposto, è stata teatro di un riuscito evento nell’ambito del progetto di terapia occupazionale sviluppato dagli educatori Silvano Icardi, Noemi Selitto e Cristina Flori, dell’impresa sociale “Le Radici”, la cui mission è quella di sviluppare progetti innovativi legati alla valorizzazione del territorio, coinvolgendo dai bambini agli anziani.

“Grazie alla disponibilità della società cooperativa ‘Nuova assistenza’, che ha partecipato attivamente con i suoi operatori e la sua coordinatrice Fiorella Ghezzo, abbiamo offerto agli ospiti della Casa di riposo un pomeriggio diverso dal solito – afferma Silvano Icardi –. Attraverso la terapia occupazionale lavoriamo con l’obiettivo di rendere gli anziani più attivi, attraverso stimoli che arrivino dal loro passato e dalle precedenti esperienze lavorative, culturali, di vissuto personale. Nel farlo cerchiamo sempre un riferimento al territorio, che può arrivare dall’interazione con un artista o attraverso un prodotto della terra come il vino, capace di risvegliare i ricordi di gioventù e legati al lavoro duro e instancabile delle donne e degli uomini oggi ospiti delle Case di riposo”.

Oltre alla cantina vinicola di Barbaresco “Baracco Pietro”, rappresentata da Renato Baracco, all’evento hanno preso parte anche Emilio Cantamessa e Monica Tordella, rispettivamente presidente e direttrice della fondazione Residenza “SS. Carlo e Francesco”. Mattatore di giornata, Claudio Perosino, con la sua arte comica: l’attore e cabarettista astigiano – noto al pubblico per aver calcato, tra gli altri, il prestigioso palcoscenico di Zelig – ha intrattenuto con alcuni sketch gli ospiti della Casa di Riposo govonese.

“Con questo progetto – conclude Icardi – stiamo costruendo un percorso legato alla valorizzazione di quelle radici, che alla nostra impresa sociale danno il nome, che costituiscono il cuore della nostra storia, a partire da quella degli anziani, custodi di memorie che vorremmo tramandare alle nuove generazioni”.

C. S.

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