Attualità - 20 giugno 2022, 17:58

Asti-Cuneo: «Traffico agricolo escluso dalla tangenziale si riverserà sulle nostre strade»

L’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero scrive alle organizzazioni agricole: «Sarebbe un triste ritorno alla viabilità degli anni ‘70»

Lavori in corso. Da alcuni giorni sulla superstrada è attivo un cantiere all'altezza dell'innesto con la futura autostrada, con conseguente restringimento della carreggiata

Lavori in corso. Da alcuni giorni sulla superstrada è attivo un cantiere all'altezza dell'innesto con la futura autostrada, con conseguente restringimento della carreggiata

Torna a segnalare quelle che ritiene le incongruità del processo di completamento dell’autostrada Asti-Cuneo l’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero, che ha preso carta e penna rivolgendosi questa volta alle organizzazioni agricole provinciali.

Nella missiva, diretta ai presidenti di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada, di Cia Cuneo, Claudio Conterno, e di Confagricoltura, Enrico Allasia, e ai direttori di zona delle stesse, l’Odp denuncia questa volta quelli che ritiene i "pesanti aspetti vessatori sul territorio" che dal completamento autostradale finiranno per derivare.

«Se da un lato infatti il percorso della A33 risulta fondamentale per assorbire il pesante traffico locale – si legge nel testo –, dall’altro comporterà, come a voi ben noto, l’interdizione della circolazione dei mezzi agricoli sul tracciato autostradale (trattori con rimorchio, macchine operatrici di varia natura, come disposto da Codice della Strada). La situazione rischia di risultare ancor più drammatica nel periodo vendemmiale per l’alto numero di produttori e operatori presenti nel comparto vitivinicolo di Langhe e Roero, incluse le città di Alba e Bra: sarebbe un triste ritorno alla viabilità degli anni ‘70, prima ancora di quella che venne acclamata come “direttissima” e in seguito “tangenziale” di Alba».

«Rimaniamo a disposizione per approfondire il problema – è l’offerta che arriva dall’Osservatorio –, qualora fossero necessarie ulteriori delucidazioni, e vi diamo sin da ora la nostra disponibilità a collaborare nei rapporti con le autorità preposte per esporre le problematiche suddette e per individuare eventuali soluzioni alle stesse, nella logica del servizio ai cittadini del territorio che da decenni attendono il completamento di una struttura viabile essenziale. A tale riguardo si ricorda che in seno alla Conferenza dei Servizi prevista per il lotto 2.5 - che da quanto ci risulta non è ancora stata fissata - potrà essere possibile proporre istanze volte sia ad attenuare il problema della circolazione dei mezzi agricoli sia a sostenere la necessità della gratuità nel tratto Cherasco-Castagnito».

«L’Osservatorio per la tutela del paesaggio di Langhe e Roero – è la conclusione – si dichiara determinato nel sostenere che l’ultimazione non deve avvenire comunque e in qualunque modo, ma soprattutto non a scapito dei legittimi interessi dei residenti e degli operatori locali, siano economici che logistici che legati alle più diverse attività produttive».

Redazione

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