Politica - 15 giugno 2022, 07:15

Regione Piemonte, Cirio pensa al bis? “Decido tra un anno: dove governa, il centrodestra vince” [VIDEO]

Il presidente regionale soddisfatto dopo le elezioni: “Dove governavamo abbiamo rivinto. Se mi ricandido? Valutiamo tra un anno con la coalizione, ora mi concentro sulle liste d’attesa degli ospedali"

Alberto Cirio (foto di Diego Murgioni)

Alberto Cirio (foto di Diego Murgioni)

Se mi ricandido? Credo che una valutazione complessiva la si potrà fare tra un anno, dopo le elezioni politiche”. Non chiude di certo le porta a un “Cirio bis” il Governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Cirio bis? Il Governatore non chiude: “Ci pensiamo dopo le Politiche”

Nell’analisi delle recenti elezioni comunali che hanno toccato diversi comuni piemontesi, il presidente ha detto la sua circa una possibile ricandidatura in vista delle Regionali del 2024: “Andiamo avanti per gradi e gradualmente cerchiamo di risolvere i tanti problemi che ci sono. Le liste che a me interessano, oggi, sono quelle d’attesa. Entro giugno voglio portare come risultato la riduzione delle liste d’attesa negli ospedali, per dare ai cittadini una sanità puntuale. Sono concentrato li, tra un anno decideremo insieme alla coalizione”.

Voto in Piemonte, l’analisi di Cirio

Di certo Cirio ha ammesso di guardare con ottimismo ai risultati ottenuti dal centrodestra, sia in Piemonte che in Italia: “Io vedo un centrodestra che conferma le sue posizioni e cresce. In Piemonte, dove governavamo fino a ieri, o abbiamo rivinto al primo turno o siamo tornati al ballottaggio con percentuali più alte, come ad Alessandria. Dove abbiamo governato siamo stati premiati”.

Ci sono posti in cui non governavamo - ha poi proseguito il presidente - e in cui siamo al ballottaggio, penso a Chivasso che è un Comune importante in cui andiamo al secondo turno con il 40% dei consensi. E poi ci sono tanti piccoli comuni dove abbiamo vinto”.

Difficile però, secondo il Governatore, che i risultati siano un giudizio sulla conduzione della Regione: “Lo spero, ma ho imparato che contano le persone. Fanno la differenza. Chi sa spostare la fiducia fa saltare gli equilibri nazionali”.

Centrodestra, i nuovi equilibri: FdI sorpassa la Lega

Poco importa quindi se, al momento, gli equilibri all’interno del centrodestra appaiono mutati, con Fratelli d’Italia in corsia di sorpasso rispetto alla Lega: “Vedo un centrodestra forte nell’insieme: è ovvio che Forza Italia e Lega pagano una scelta di governo che in termini di consenso non sempre è appagante. Stare al Governo e condividere situazioni più complicate da spiegare ai cittadini, rischi di pagarlo a livello elettorale”. 

Una scelta, quest’ultima, che per il Governatore è stata obbligata, più che ragionata: “Si chiama Governo di emergenza nazionale, non maggioranza Draghi. Qui non c’è nessuna maggioranza politica, ma dopo la pandemia e nel pieno di una guerra bisognava dare una mano e l’abbiamo data”. Nessuna crisi quindi all’interno del centrodestra, almeno secondo Cirio: “Siamo sani e stiamo bene, guardate Palermo e Genova: milioni di persone che votano e in cui il centrodestra si conferma in maggioranza”.

Difficile però parlare ora di una federazione di centrodestra: “Io ho un bel rapporto con tutte le forze di maggioranza. Siamo forti perché eterogenei, con la Lega affinità su alcuni temi come il federalismo e l’autonomia. Decideranno loro qual è il meccanismo migliore perché questo possa prendere forma ma conta che ci siano sensibilità comuni”.

Astensionismo, Cirio scagiona gli elettori: “La politica si interroghi”

In ultimo, il presidente della Regione Piemonte ha analizzato con amarezza il dato dell’astensionismo, l’elettore più rappresentato di tutti. “Mi preoccupa tanto ma non riesco a dare colpa a chi non va a votare: è come quelli che hanno un negozio e si lamentano di chi non va a comprare. Probabilmente devi gestirlo meglio”.

Da qui lo sprone alla classe politica: “Credo sia una riflessione che la politica deve fare: se le persone non vanno a votare è perché la credibilità della politica deve essere rifondata. Sono convinto lo si possa ricreare, pian piano con una politica credibile credo che la fiducia possa tornare negli elettori”.

 

Andrea Parisotto

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