Piazza San Carlo a Torino trasformata in un grande teatro della musica a cielo aperto. Proprio così, l'8 aprile scorso la musica ha invaso uno dei salotti della città sabauda con l’iniziativa organizzata da Fabio Zaffagnini, ideatore e fondatore di Rockin’1000, la band più grande del mondo e non nuova a queste performance, che è riuscito nell’impresa di portare 500 musicisti a suonare all’unisono anche qui.
E, tra questi, o meglio tra i batteristi, c’era anche l’albese Martine Sombela che ha vissuto una grande emozione in una giornata in cui tra percussionisti, chitarristi (Basso e chitarra elettrica), archisti e cantanti, le note del Te Deum versione rock, di "Learn to Fly" dei Foo Fighters, e di "Give peace a chance" di John Lennon hanno allietato il centro di Torino, lanciando un chiaro messaggio di pace e di amore, due aspetti che sono diventati le giuste armi contro le violenze della guerra.
L’evento è praticamente lo spot ufficiale dell’Eurovision Song Contest, la rassegna musicale internazionale che si svolgerà a Torino dal 10 al 14 maggio, e che riunirà tutti i vincitori dei vari Festival nazionali europei, senza dimenticare i numerosi grandi ospiti, tra cui i Maneskin, la giovane band vincitrice della kermesse lo scorso anno. I presentatori saranno Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan.
E la giornata ce l’ha raccontata lo stesso Martine Sombela che ha dichiarato: «Frequento la scuola di musica Asamimus del mio insegnante di basso e amico Luca Negro, e seguo il gruppone Rockin’ 1000 da anni. Ho inviato la domanda di partecipazione che consisteva in un video musicale, ma avevo diverse persone davanti in graduatoria. Per fortuna il mio sogno di suonare con loro si è avverato, dopo che ho saputo di essere stato selezionato tra i batteristi. Sono stati due giorni intensi, divertenti ed emozionanti. Gli altri musicisti sono stati gentili e disponibili, così come gli organizzatori e tutto lo staff. Nonostante sia passato qualche giorno, non sono ancora pienamente consapevole di quanto vissuto e sto ancora metabolizzando questa esperienza pazzesca che per me è diventata un tassello fondamentale nella mia crescita di musicista.
Sono molto contento anche del lato umano della manifestazione e voglio ricordare la frase che un nuovo amico conosciuto a Torino per l’occasione mi ha dedicato sul suo profilo Facebook e che riporto: “Grazie a te Martin, ci hai dato una grande lezione, e spero che ognuno di noi abbia capito che con il lavoro, la volontà e soprattutto l’unione, è possibile fare grandi cose”».








