Attualità - 14 dicembre 2021, 20:00

Alba, presentata in Commissione consiliare la previsione di bilancio 2022-2024

Il sentimento è positivo e sono state apprezzate l'attenzione e la precisione. Ora si attende l'approvazione nel prossimo consiglio comunale del 21 dicembre. Tutte le cifre tra entrate e uscite

Alba, presentata in Commissione consiliare la previsione di bilancio 2022-2024

Un bilancio di previsione attento, preciso, e apprezzato dalla commissione consiliare e dai revisori dei conti. Questo è il sentimento che accompagnerà il documento nel prossimo consiglio comunale del 21 dicembre per l’approvazione e le varie osservazioni.

Per il triennio 2022-2024 è stato fatto il punto da parte dell’assessore Bruno Ferrero che ha dichiarato: «La novità interessante è che i tre revisori hanno dato il loro parere positivo al bilancio di previsione. Questo è molto importante, e conferma il nostro operato e la nostra attenzione nel rispetto dei diciotto principi contabili ferrei, simili a quelli dei bilanci delle imprese, con una nota importante di modernità.

La cifra generale è di 32 milioni di Euro circa per ogni anno di previsione e andiamo a vedere quali sono le voci principali. Confermo subito che nonostante il covid19 sono state tenute sotto controllo le varie uscite.

Capitolo aliquote tributarie: non cambieranno in modo significativo e si attestano in teoria sui 17 milioni di Euro circa all’anno (importo maggiore dall’IMU per circa 8 milioni ad anno). Teoricamente perché sono legate al senso civico dei cittadini nel versare i tributi.

Le entrate non ricorrenti saranno pareggiate a 1 milione e 278 mila Euro, mentre verrà finanziata la spesa del personale facendo attenzione a non superare i 7 milioni di Euro, che è il limite consentito. Per gli incarichi e le consulenze esterne non supereremo i 371 mila Euro che corrispondono per Legge a circa il 5% delle spese del personale».

E altre voci confermano l’attenzione della previsione di bilancio, come afferma ancora l’assessore: «Dall’Irpef siamo sui 2 milioni e 300 mila circa all’anno, 5 milioni circa dai rifiuti, e 4 milioni e 800 mila euro da entrate extra tributarie (per la maggior parte per vendita beni e servizi, controllo illeciti, rendita di capitale, rimborsi…)

Abbiamo una copertura alta sui servizi a domanda individuale (circa il 63% totale) ma non basta ancora, e questo è diciamo il punto più dolente: sto parlando di asili nido, corsi extra scolastici, impianti sportivi, mense scolastiche e normali, mercati e fiere e teatro. In sostanza copriamo 2 milioni circa sui 3 milioni e 300 mila Euro totali. Le entrate in conto capitale si attestano su 1 milione e 300 mila euro.

Capitolo spese: circa 25 milioni nei quali sono presenti, oltre ai 7 milioni di Euro per il personale, ad esempio i 3 milioni 349 mila Euro per acquisti beni e servizi. E, infine, tutte le partecipate (Enti, associazioni…) hanno avuto risultato positivi».

Livio Oggero

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