- 06 marzo 2021, 11:15

“A 7 anni, 7 ore di Pc in un giorno”: anche Paesana protesta contro la Dad (FOTO)

Flashmob di un gruppetto di mamme, ieri (5 marzo), di fronte alla scuola, in via Roma. Presente anche il vicesindaco Marco Margaria: “La situazione è davvero critica: la variante inglese non è uno scherzo, i dati non sono incoraggianti. Quindi abbiamo deciso di proseguire in modo corale”

La protesta contro la Dad, ieri, a Paesana

La protesta contro la Dad, ieri, a Paesana

Cuneo e Paesana unite da un ponte ideale.

Mentre nel capoluogo di Provincia, infatti, si teneva il flashmob “contro” la Dad, la didattica a distanza, anche a Paesana, in Valle Po, alcune mamme hanno voluto esprimere la loro forma di dissenso contro il nuovo stop all’attività scolastica in presenza.

Ed è così che – ieri sera (5 marzo) – sei mamme sono scese in strada, di fronte all’ingresso della scuola di via Roma, per far sentire le loro voce. A dimostrazione, anche, di come nelle chat WhatsApp o sui social network si sia sempre in tanti a protestare, ma poi in pochi decidano di “metterci la faccia”.

Poco importa. Il gruppetto di mamme, mascherina indosso e distanziamento rispettato, non si sono perse d’animo.

Abbiamo raccolto alcune loro impressioni: “I nostri bambini non possono stare seduti, in classe, con mascherine, mentre noi genitori lavoriamo in fabbriche con 300 persone”. “La salute di oggi è senza dubbio importante, ma anche quella di domani, quella dei nostri bambini”.  “Proviamo a lottare, a batterci per loro, ma è triste che siamo soltanto in sei”.

Ma, sullo sfondo, rimangono comunque alcuni importanti criticità.

Su tutte, la distribuzione oraria settimanale della didattica a distanza: a Paesana, giovedì (primo giorno di Dad), i bambini di prima elementare (7 anni) hanno avuto 7 ore di lezione di fronte allo schermo di un pc, se va bene, o di uno smartphone.

Il regolamento prevede un “minimo di 10 ore di Dad” a settimana, e si presta ad interpretazione.

Criticità che sono state raccolte dal vicesindaco di Paesana, Marco Margaria, che ha incontrato, in strada, le mamme, portando l’assoluta vicinanza dell’Amministrazione comunale.

“Dopo un anno – le sue parole – siamo al punto di partenza”.

Margaria ha espresso vicinanza, rimarcando comunque che “la decisione assunta è in capo alla Regione”: “Potevamo decidere di restare fuori, e non farci applicare le restrizioni, ma dovevamo assumerci la responsabilità di una situazione davvero critica: la variante inglese non è uno scherzo, i dati non sono incoraggianti, e quindi abbiamo deciso di proseguire in modo corale. Il monitoraggio dell’Asl, come ci ha confermato il dottor Montù (direttore del Servizio Sanità e Igiene pubblica: ndr) ha constatato l’evolversi della situazione, con un pericoloso aumento di casi.

Sappiamo che ci sono contraddizioni assurde, che si è girato attorno al problema della scuola, che si sono spesi un sacco soldi. Ci ricordiamo del pasticcio dei trasporti (emerso a inizio anno scolastico: ndr), con capienze dei pullman dimezzate ma senza aumento di mezzi.

Quello che esternate è un disagio insindacabile, ma dobbiamo ricordarci che ci sono situazioni messe molto peggio.

Sicuramente paghiamo errori di mancata pianificazione da parte dei vertici: non scarico la responsabilità, ma come Comune abbiamo le mani legate. Possiamo anche elaborare un documento, ma lascia il tempo che trova: non possiamo arrivare dove si decide. Concordo, ci sono situazioni che non hanno una logica, c’è del disagio oggettivo che riguarda tutti”.

Poi, l’impegno del Comune: stamane una rappresentante delle mamme ieri sera in strada verrà accolta a Palazzo. L’istanza che verrà portata sui tavoli dell’ufficio del sindaco chiederà al Comune di farsi portavoce con la Direzione scolastica dell’Istituto comprensivo Paesana-Sanfront affinché vengano “strutturati meglio gli orari della Dad”.

 

Nel frattempo, come Targatocn aveva ampiamente anticipato, ieri mattina (6 marzo) una delle mamme che hanno dato vita al flashmob di venerdì davanti alla scuola di Paesana, è stata ricevuta in Municipio, dall’Amministrazione comunale paesanese.

Ad interfacciarsi con lei, anche Serena Casale, consigliere comunale con delega all’Istruzione, dal confronto sono emersi alcuni spunti, che verranno messi nero su bianco, dopo esser stati condivisi, in un documento che verrà protocollato nei prossimi giorni a Palazzo.

 

Nicolò Bertola

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