Attualità - 08 settembre 2020, 20:32

Tutta la devozione di Bra per la Madonna dei Fiori nella patronale dell’8 settembre (Foto)

Monsignor Cesare Nosiglia: “È bello ritrovarsi insieme in questa festa di riconoscenza a Maria"

Foto Luciano Cravero

Foto Luciano Cravero

Una festa della Madonna dei Fiori particolare quest’anno a Bra. Il Covid e la conseguente emergenza sanitaria che impone regole ferree in tema di distanziamento sociale non risparmiano nessuno. Neppure la patronale, ‘orfana’ della storica processione, così come del tradizionale banco di beneficenza.

L’8 settembre rimane pur sempre una solennità importante per Bra, avendo affidato al manto della Madonna dei Fiori la protezione della città e dei suoi abitanti. La Novena e le Sante Messe sono state più che mai le occasioni per rendere omaggio alla Vergine, grazie all’infaticabile opera dei sacerdoti che si sono alternati nella predicazione.

Il solenne pontificale è stato presieduto da Monsignor Cesare Nosiglia, pastore della Diocesi torinese, che abbraccia anche la capitale del Roero. “È bello ritrovarsi insieme in questa festa di riconoscenza a Maria, che nel corso dei secoli ha accolto le suppliche e le preghiere di quanti si sono rivolti a Lei in questo Santuario per ottenere grazie per se stessi, per la famiglia, per la città o il mondo intero”. Ha detto il Vescovo nella sua omelia, rivolgendosi al popolo dei fedeli e alle autorità cittadine, guidate dal sindaco Gianni Fogliato.

Aggiungendo: “Il Magnificat di Maria è un’esplosione di gioia e di speranza, perché è fondato sulla fede in Dio onnipotente e misericordioso. Ella non si lascia irretire dal giudizio pessimistico sugli avvenimenti tragici del suo tempo, crede fermamente che Dio agisce e opera nella storia. Occorre amare come ama Dio e guardare le vicende umane con il suo sguardo, affidandosi alla sua provvidenza”. Per Monsignor Nosiglia, la Madonna ci parla ancora oggi con il suo esempio di madre: “Maria ci insegna ad abitare la realtà degli ambienti quotidiani, andando incontro alle persone per stabilire amicizia e dialogo, testimoniando la gioia del Vangelo, senza discriminare alcuno per ragioni di nazionalità, di cultura, di sesso e di religione". Infine, ha affidato a Maria i malati, gli anziani, i giovani, le famiglie e il cammino pastorale della Diocesi, con un riferimento al difficile tempo in cui viviamo: “Anche se la pandemia non è del tutto cessata ed esige ancora un’attenzione necessaria, una vita di comunità serena e costruttiva è possibile alla luce dell’annuncio di Cristo”.

Al termine della liturgia non sono mancati i ringraziamenti del rettore Monsignor Giuseppe Trucco, rivolti al celebrante, al clero locale, alle autorità civili e militari ed alla costellazione di volontari impegnati a tenere viva l’attività del Santuario. ​ Nel pomeriggio, dunque, processione sospesa in ottemperanza alle disposizioni civili ed episcopali. Per credenti e devoti, l’onore e l’invocazione alla Madonna dei Fiori è avvenuta con una Veglia Mariana, che si è conclusa con una pubblica supplica alla Vergine e la solenne benedizione eucaristica alla popolazione e alla città, impartita dal pronao del Santuario nuovo da Monsignor Piero Delbosco, Vescovo di Cuneo e Fossano, che poi ha officiato la Messa vespertina. Negli anni, durante la festa patronale, si alternano diversi Pastori della Chiesa piemontese, che meditano sulla figura di Maria in omelie vivide e profonde.

E così, ogni volta viene fuori un ritratto unico della Madre di Dio, che il popolo dei fedeli conserva nel cuore. Queste le parole pronunciate oggi da Monsignor Piero Delbosco, Vescovo di Cuneo e Fossano: “Maria è la donna del ‘Sì’. Come cristiani, siamo chiamati a deciderci per Dio, all’ottimismo ed a diventare testimoni luminosi di speranza. La Madonna ci aiuti a ringraziare il Signore che ancora una volta scommette su quel po’ di buono che ha messo nel cuore dell’uomo”.

Anche nell’estate del Covid, un’altra bella pagina di storia cittadina è stata scritta.

Silvia Gullino

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