“Stabilisco che la III Domenica del Tempo Ordinario sia dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio”. In ordine alle parole di papa Francesco, le comunità braidesi si sono date appuntamento nel pomeriggio di domenica 26 gennaio per celebrare la prima “Domenica della Parola di Dio”. A richiamare l’evento, due grandi cartelloni situati all’ingresso della chiesa di San Giovanni Battista Decollato per sensibilizzare e avvicinare le persone al testo biblico.
E proprio nella chiesa dei Battuti Neri, tanti fedeli hanno assistito al rito che ha preso il via con una breve processione guidata dal diacono Giorgio Fissore, fino all’intronizzazione della Parola, seguita dal canto allo Spirito Santo.
Quindi, oltre 60 persone hanno proclamato integralmente il Vangelo secondo Matteo per una “staffetta” di lettura che ha messo al centro la Sacra Scrittura.
La Giornata è stata istituita dal Santo Padre con la lettera apostolica in forma di motu proprio “Aperuit Illis” del 30 settembre 2019, memoria liturgica di San Girolamo nell’inizio del 1600° anniversario della morte. Il titolo è ispirato dal versetto del Vangelo di Luca (Lc 24,45) in cui Gesù risorto appare ai discepoli, mentre sono radunati insieme: “Allora aprì loro ( aperuit illis) la mente all’intelligenza delle Scritture”.
La Parola di Dio viene ascoltata in ogni celebrazione eucaristica e non solo. Qual è dunque il significato di una giornata dedicata? La parola a don Alessandro Borsello, direttore dei Salesiani di Bra: “Lo ha detto bene il Papa: il significato è quello di far conoscere un po’ di più la Parola di Dio, che non è un libro. La Parola di Dio, per noi cristiani, è Gesù. È Gesù la Parola di Dio che si è fatta carne. Nello stesso tempo, una conoscenza maggiore della Bibbia, che è un libro di 2000 anni fa e contiene il racconto dei primi cristiani che hanno vissuto con Gesù e che poi ci hanno trasmesso questo testo a testimonianza della loro fede, credo che faccia bene alla Chiesa. Istituire una giornata così è un modo per sensibilizzare in questo senso tutta la comunità dei credenti. Il senso ultimo dell’istituzione della Giornata della Parola è nelle parole di San Girolamo che è stato un grandissimo padre della Chiesa e traduttore della Bibbia: l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo”.
Un invito a riscoprire il valore della Sacra Scrittura a cui ha fatto appello anche papa Francesco nel corso della liturgia per la Giornata della Parola di Dio, celebrata in Vaticano: “ Il Vangelo va tenuto a disposizione, per una lettura quotidiana, anche breve, anche sul telefono cellulare. Abbiamo bisogno della sua Parola: di ascoltare, in mezzo alle migliaia di parole di ogni giorno, quella sola Parola che non ci parla di cose, ma di vita. Facciamo spazio alla Parola di Dio! Leggiamo quotidianamente qualche versetto della Bibbia. Cominciamo dal Vangelo: teniamolo aperto sul comodino di casa, portiamolo in tasca con noi, visualizziamolo sul cellulare, lasciamo che ogni giorno ci ispiri. Scopriremo che Dio ci è vicino, che illumina le nostre tenebre, che con amore conduce al largo la nostra vita”.












