Attualità - 08 novembre 2019, 14:45

Cooperative di trasformazione alimentare: nell’Albese 2.500 addetti interessati dal rinnovo del contratto di categoria

Al via nella capitale le trattative per l'aggiornamento del Ccnl in scadenza al 30 novembre. Da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil piattaforma unitaria con la richiesta di un incremento salariale di 250 euro

Al via a Roma le trattative per il rinnovo del Ccnl delle cooperative di trasformazione alimentare

Oltre 1.000 lavoratori stabili e altri 1.500 stagionali. Sono i numeri degli addetti impegnati nelle cooperative di trasformazione alimentare dell’Albese. Una galassia di realtà che opera nella lavorazione e confezionamento dei prodotti di grandi aziende del "food" della Granda: da Ferrero a Maina, da Balocco a Inalpi, sino a Osella (Mondelez), solo per citare alcune tra le più note.

Una platea di lavoratori e un intero settore che in queti giorni guarda con interesse all'avvio della trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di categoria, in scadenza il 30 novembre prossimo e che interessa in tutta Italia circa 50mila lavoratori.

Il confronto da parti datoriali e sindacati ha preso il via martedì 5 novembre, presso il Palazzo della Cooperazione a Roma. Illustrando la loro piattaforma unitaria, i segretari nazionali di Fai, Flai e Uila – Roberto Benaglia, Tina Balì e Pietro Pellegrini – hanno sottolineato come ritengano “il rinnovo del Ccnl una importante occasione per contribuire allo sviluppo economico e sociale del Paese, individuando soluzioni contrattuali in grado di realizzare una reale inclusione delle lavoratrici e dei lavoratori, migliori ed innovative tutele, anche valorizzando le specificità del settore della cooperazione”.

I sindacati hanno ricordato le buone performance del settore alimentare nel quadriennio di vigenza dello scorso Ccnl dal punto di vista della produttività, dell'export e del fatturato. Ed è proprio sulla base di questi risultati, ottenuti anche grazie all'impegno delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, che Fai, Flai e Uila hanno ribadito la propria richiesta di 205 euro di aumento salariale.

Infatti, hanno evidenziato i segretari nazionali "il Paese ha bisogno di una politica salariale espansiva che, redistribuendo la ricchezza prodotta, sappia aumentare la capacità di spesa delle persone e far ripartire i consumi interni".

Durante la presentazione, grande attenzione è stata dedicata agli aspetti normativi della piattaforma dalla comunità di sito, alla regolamentazione degli appalti, dalla formazione a industria 4.0, al welfare e ai temi relativi a salute e sicurezza.

Per proseguire il confronto sono già state fissate due date (4 e 16 dicembre), segno della volontà delle parti di rinnovare in tempi rapidi il Ccnl.

Redazione