Attualità - 13 settembre 2019, 12:47

La Morra, schiarita alla Prestel Avio: l’azienda paga parte degli stipendi arretrati e apre agli ammortizzatori sociali

I sindacati: "Segnale che dà respiro ai lavoratori, ora però ci vogliono scelte industriali che garantiscano la tenuta occupazionale"

Una trentina i dipendenti occupati nella storica azienda di località Batasiolo

Una trentina i dipendenti occupati nella storica azienda di località Batasiolo

Prima parziale schiarita nella vertenza che interessa la Prestel Avio di La Morra dopo la nuova giornata di sciopero proclamata dalla Cgil lo scorso venerdì 6 settembre e una prima astensione dal lavoro lo scorso 30 agosto.

Tra ieri e oggi, giovedì 12 e venerdì 13 settembre, l’azienda ha infatti provveduto al pagamento di una buona parte delle due mensilità arretrate ancora dovute alla trentina di dipendenti impiegati nello stabilimento di località Batasiolo, realtà industriale che opera nel campo dei cablaggi elettrici e avionici per aeromobili civili e militari.

Sempre questa mattina i rappresentanti sindacali hanno incontrato i lavoratori per confrontarsi sulla novità, comunicata ieri dalla direzione aziendale, accogliendo ovviamente con favore l’impegno ad accorciare le distanze rispetto a un ritardo nelle retribuzioni che in mancanza di interventi avrebbe a breve raggiunto i tre mesi.

Uguale favore è stato espresso, sempre da parte sindacale, con riguardo alle aperture che l’azienda avrebbe intanto manifestato circa la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali, mentre sarebbero ancora a uno stadio interlocutorio i contatti avviati dalla proprietà con altri soggetti industriali coi quali definire partnership capaci di aiutare l’azienda a uscire dalla crisi nella quale è precipitata ormai da qualche anno, anche in ragione delle mutate condizioni di mercato di questo complesso settore di attività.

"Quello arrivato oggi è un segnale che certamente dà respiro ai lavoratoricommenta Domenico Calabrese, della segreteria provinciale Fiom Cgil –, ma che non basta se mancheranno opportune scelte industriali di tenuta occupazionale. In questo senso dall’azienda non sono ancora arrivate le garanzie richieste dai lavoratori. Nella prossima settimana avremo un nuovo incontro anche per parlare di ammortizzatori sociali". 

Ezio Massucco

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