Si sono concluse ieri sera a Fossano le cosiddette “convenzioni”, cioè le votazioni dei soli tesserati al Pd chiamati a pronunciarsi sui sei candidati in corsa per la segreteria nazionale: Maurizio Martina, Nicola Zingaretti, Roberto Giachetti, Francesco Boccia, Dario Corallo e Maria Saladino.
A prevalere nei 27 Circoli Pd del Cuneese è stato – seppur di misura – Martina col 39,6%, seguito a ruota da Zingaretti (37,7%). Più distanziato Giachetti (22,3%). Appena 2 voti a Corallo (0,4%) e nessuno per Boccia e Saladino.
Gli aventi diritto al voto nella sezioni della Granda erano complessivamente 1203; hanno votato 529, pari al 44%, quindi meno della metà degli iscritti.
Martina ha avuto la meglio nei Circoli di: Caraglio e Valle Grana, Valle Po, Boves, Borgo San Dalmazzo, Ceresole, Centallo, Valle Stura, Bra, Sommariva Bosco, Ceva e Alta Val Tanaro, Cortemilia e Savigliano.
Zingaretti è prevalso in quelli di: Bisalta-Pesio, Dronero, Barge e Bagnolo, Canale-Roero, Diano d’Alba, Alba-Roddi, Carrù, Racconigi, Cavallermaggiore e Fossano.
Giachetti ha avuto successo solo in tre Circoli: Dogliani, Terre del Vino (Verduno e zona ovest di Alba) e Mondovì, ma qui ha davvero fatto mangiare polvere ai suoi competitor. Nell’area albese era appoggiato da Marta Giovannini, renziana della prima ora, e a Mondovì da Stefano Tarolli, consigliere comunale di “Mondovì a colori”.
Venti sono i delegati attribuiti a Martina, 18 a Zingaretti, 9 a Giachetti.
Oltre a ratificare il voto provinciale, martedì 29 gennaio le mozioni dovranno indicare 5 delegati alla convenzione nazionale cosi suddivisi: 2 Martina, 2 Zingaretti, 1 Giachetti. Saranno dunque verosimilmente questi tre candidati, il 3 marzo prossimo, a contendersi la segreteria nazionale del partito.
Annotazione a margine, rispetto alla situazione cuneese. Se si considera che i big del partito, i due parlamentari Mino Taricco e Chiara Gribaudo e i consiglieri regionali Francesco Balocco e Paolo Allemano appoggiavano tutti Maurizio Martina, si evince come – anche in questa circostanza, così come già era successo in occasione del congresso regionale – sia suonato un nuovo campanello d’allarme per lo stato maggiore del Pd in provincia di Cuneo.
Se a ciò si aggiunge che la percentuale di partecipazione al voto degli stessi tesserati non è arrivata al 50%, si può a buon diritto considerare che la prognosi del Partito Democratico è lungi dall’essere stata sciolta.
Nota di cronaca: questa sera, mercoledì 23 gennaio, Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, sarà a Cuneo alle 18 all’auditorium presso il foro boario alle 18.





