Celebrare il capodanno è una tradizione millenaria in tutto il mondo. Sono tantissimi i riti propiziatori e le curiosità ideate dalle persone per segnare il passaggio dal vecchio al nuovo anno all’insegna della buona sorte. Un momento sospeso, una soglia simbolica da attraversare, una ritualità che è guardare oltre, con gioia, speranza e gusto.
In Italia, così come in numerosi altri Paesi, i riti propiziatori per l’anno che sta per cominciare sono legati al cibo. Da noi immancabile è lo zampone con le lenticchie che, tradizione vuole, favoriscono ricchezza.
In Francia fois gras, ostriche e champagne accompagnano il Réveillon. Non sorprende che molte tradizioni culinarie legate al capodanno includano ingredienti o preparazioni che richiamano il colore giallo-oro: il miele, il mais, lo zafferano, i dolci glassati, le croste lucide delle carni arrosto. L’oro è un linguaggio: un modo per dire “che l’anno sia luminoso”. Ed è il colore del brindisi globale alla fortuna, non di rado affidato a bottiglie preziose.
Capodanno “porta guadagno” anche nel Sud degli Stati Uniti con la Hoppin’ John, preparazione di riso, piselli dall’occhio e pancetta. In alcune case, viene nascosta una moneta nella pentola: chi la trova avrà un anno particolarmente fortunato. Il piatto viene accompagnato da cavolo riccio o verza, verdi come i dollari e con il pane di mais, che richiama l’oro. E infatti, in molti paesi del Centro America il colore dell’ultimo dell’anno non è il rosso, ma il giallo.
In Spagna è invece tradizione mangiare 12 chicchi d’uva nei 12 secondi precedenti alla mezzanotte mentre in Germania si è soliti brindare con Feuerzangenbowle, una bevanda alcolica tipo punch, mentre si mangiano dei piccoli dolci di marzapane rosa a forma di maiale.
In Svizzera, per accattivarsi la buona sorte, è necessario far cadere sul pavimento un po’ di gelato alla crema. Tra i giochi più curiosi tipici del capodanno c’è quello dei britannici dopo il brindisi: in molti, infatti, si riuniscono intorno a un tavolo con l’obiettivo di pescare a mani nude all’interno di una ciotola la frutta secca che galleggia in un liquore infiammato.
In Grecia si è soliti appendere davanti all’entrata della casa una cipolla. Gli ospiti che si recano in queste abitazioni per i festeggiamenti, prima di entrare, devono invece rompere un melograno sulla soglia. Il numero di chicchi che si spargerà determinerà la fortuna di cui godranno i padroni di casa nei successivi dodici mesi.
In Scozia bisogna fare molta attenzione dopo la mezzanotte a chi entra in casa, perché stabilirà le fortune dell’anno appena iniziato. Per questa ragione gli scozzesi sono soliti invitare per primi amici e parenti che a loro volta devono varcare la soglia con il piede destro e rigorosamente con le mani piene.
In Danimarca è tradizione tirare piatti e piattini inutilizzati contro le porte di familiari, vicini ed amici, come un rumoroso simbolo di distruzione dei problemi dell’anno passato.
In Argentina usanza vuole che si distruggano dei fogli di carta in tanti piccoli pezzi e alla mezzanotte si gettino dalla finestra. In Messico, invece, nei giorni precedenti al capodanno ci si libera di tutto ciò che è inutile in casa. Una tradizione che si celebra in modo simile anche in Sudafrica, in particolar modo a Johannesburg, dove il giorno della vigilia in molti gettano via oggetti e mobili vecchi.
In Ecuador per festeggiare si preparano dei piccoli fantocci che simboleggiano le sventure dell’anno appena terminato e si dà loro fuoco per la strada durante la notte di capodanno. In Giappone i templi buddisti la sera del 31 dicembre fanno rintoccare le loro campane 108 volte, tanti quanti sono considerati i peccati che un uomo può compiere durante un anno e che vengono cancellati con l’avvento del nuovo.
In Siberia diversi intrepidi, allo scoccare del nuovo anno, si tuffano dentro dei varchi aperti in laghi ghiacciati insieme a dei tronchi d’albero. Mentre in Cile, molti fedeli passano la notte di san Silvestro all’interno dei cimiteri per celebrare il nuovo anno con i cari defunti.
Andiamo a Singapore, dove a Marina Bay ci si dà appuntamento per assistere a giochi di luce e fuochi d’artificio. Ma il vero spettacolo sono migliaia di desideri scritti su carta che si liberano nel cielo. Dopo il conto alla rovescia, si scatenano i festeggiamenti, fatti di party e concerti.
In Corea del Sud il tteokguk, una zuppa di sottili tteok di riso, è il piatto che segna ufficialmente l’ingresso nell’anno nuovo. Mangiarlo significa “invecchiare di un anno” e acquisire saggezza. E a qualsiasi latitudine, non dimenticavi: il vischio vale anche a inizio anno e un bacio ha sempre il suo gusto.