Con la conclusione del percorso relativo alla realizzazione dell’autostrada Asti-Cuneo, si procederà con la fase dedicata al completamento funzionale dell’infrastruttura attraverso le opere di adduzione e di collegamento con il territorio.
In questo contesto è stato presentato il protocollo d’intesa tra Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, i Comuni di Alba, Bra, Cherasco, La Morra, Roddi e Verduno e la società Autostrada Asti Cuneo S.p.A., documento propedeutico alla realizzazione delle opere di adduzione al lotto II.6A dell’A33 Asti-Cuneo (tratto Roddi–Cherasco).
Gli interventi complementari relativi all’ultimo tratto albese verranno invece valutati in un secondo momento, in sede di conferenza dei servizi del lotto “Tangenziale di Alba”. Il protocollo, che sarà poi sottoposto all’attenzione e condiviso con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, prevede un investimento complessivo di 43,149 milioni di euro finalizzato a migliorare l’accessibilità, la sicurezza e i collegamenti viari dell’area albese e braidese, nonché dell’ospedale di Verduno.
Il protocollo d’intesa prevede le seguenti opere:
Interconnessione A33 – strada statale 661 nel Comune di Cherasco, con la realizzazione di un nuovo svincolo in area Vivai Barberi – parcheggi Cherasco;
Adeguamento della strada provinciale 7 nel tratto Roddi – svincolo Alba Ovest – rotatoria ospedale di Verduno – Pollenzo, con ampliamento e consolidamento della sede stradale, in particolare in prossimità dell’ospedale di Verduno;
Realizzazione di nuove piste ciclabili nel collegamento Alba – Ospedale di Verduno – Bra, nei Comuni di Alba, Bra, La Morra, Roddi e Verduno;
Variante della sp 7 in località "Molino" di Verduno, con nuova viabilità, nuovo ponte sul canale Erga e realizzazione di una rotatoria in località “Due Lanterne”, in prossimità dell’incrocio tra la sp 7 e la sp 58 per La Morra;
Variante di Pollenzo e via Nogaris (sp 7 e sp 661), con adeguamento del tracciato per migliorare i collegamenti tra l’area albese e braidese e i caselli di Alba Ovest e Cherasco, comprensiva di nuova viabilità e raccordi con la strada statale 231;
Realizzazione di un nuovo ponte sul fiume Tanaro lungo la sp 7, nei Comuni di Bra e La Morra, in affiancamento al ponte esistente;
Percorso ciclopedonale tra Pollenzo, l’Ospedale di Verduno e Verduno, con utilizzo delle strutture del ponte storico Carlo Albertino e interventi di restauro;
Predisposizione di opere idrauliche a servizio dell’ospedale di Verduno;
Predisposizione di opere idrauliche in località “La Cascata” di Verduno.
Seguiranno quindi apposite convenzioni relative a ciascuna singola opera in programma, in cui potranno essere apportate eventuali variazioni agli interventi previsti, d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
«Mediante la predisposizione di questo protocollo si passa finalmente da un lungo lavoro di confronto e programmazione alla fase operativa, dando concretezza a interventi attesi da tempo – dichiara il vicepresidente della Provincia di Cuneo Massimo Antoniotti –. Il completamento dell’autostrada e il finanziamento delle opere di adduzione sono il risultato di un percorso complesso e condiviso con tutto il territorio, al quale va il mio ringraziamento».
«Gli interventi illustrati nell’accordo avranno una ricaduta economica rilevante sull’intera provincia, migliorando la logistica e l’accessibilità del territorio con effetti positivi sul comparto produttivo e sull’attrattività complessiva della Granda – sottolinea il presidente della Provincia Luca Robaldo –. La Provincia resta un interlocutore insostituibile nel coordinamento tra enti centrali e territorio. Le opere di adduzione, insieme all’avvio della procedura di affidamento dei lavori di consolidamento del ponte di Pollenzo, rappresentano una sfida importante per l’Ente, non solo per l’investimento di quasi 50 milioni di euro che ci vedrà coinvolti in prima persona, ma anche per il valore strategico di interventi destinati a migliorare i collegamenti viari interni e verso l’esterno. Ringrazio chi ha seguito questo percorso sin dagli albori, come il vicepresidente Antoniotti, il mio predecessore Federico Borgna e l’ex senatore Marco Perosino».