Da qualche mese Chiusa Pesio è al centro di una serie di colpi e furti di attrezzature agricole di piccole e medie dimensioni. La refurtiva si presta ad un'agevole sottrazione e reimmissione sul mercato dell'usato, diventando in questo caso anche incasso facile.
Diverse le “vittime” scelte dai malintenzionati, che rimarranno impuniti e nemmeno ricercati senza la relativa denuncia del furto subito e quantificato.
Un danno che potrebbe restare irreparabile se non con la sinergia delle istituzioni, come nel caso specifico.
L'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Claudio Baudino nei giorni scorsi ha incontrato personalmente i vertici di carabinieri e questura di Cuneo oltre al prefetto Mariano Savastano, che anche in questa occasione si è dimostrato disponibile e collaborativo.
La situazione rischia di degenerare in un clima di sconforto e rassegnazione, pertanto il sindaco su consiglio delle stesse forze dell'ordine rivolge un appello accorato alla cittadinanza: “Denunciate e segnalate ogni furto e comportamento anomalo o sospetto. Se si collabora, è possibile risalire ai responsabili”.
Un invito ad evitare che persistano disagio e percezione di insicurezza in paese, su cui in primis l'Amministrazione si è attivata per arginarli, entrando in stretto contatto con carabinieri e polizia, mettendo loro a disposizione l'impianto di videosorveglianza comunale.
“In paese – ricorda inoltre Baudino - ci sono videocamere, le cui registrazioni vengono regolarmente visionate e ispezionate, ma per poter giustificare le attività di indagine è fondamentale rivolgersi alle forze dell'ordine per contribuire ad abbreviare i tempi dell'individuazione degli autori dei furti. Sappiamo anche – conclude - che alcuni attrezzi di nuova generazione sono già dotati di localizzatori, diventando anche validi alleati delle forze di polizia”.
In linea con l'attività di prevenzione il Comune in sinergia con il Comando provinciale dei carabinieri di Cuneo sta inoltre organizzando un paio di serate aperte ai residenti per i consigli sui comportamenti da assumere in casi simili.
Dotarsi di un circuito domestico di videosorveglianza potrebbe rappresentare un potenziale disincentivo per i malintenzionati, come anche chiudere in modo accurato ogni accesso ad attrezzature e ricoveri, nonché abitazioni.
Queste sono solo alcune delle raccomandazioni basilari periodicamente riprese dalle autorità.