Seppellita dalla battuta e dal muro di Civitanova, ma tutt’altro che arrendevole. Il netto 0-3 subito da Cuneo contro la Lube racconta solo in parte la partita dei piemontesi, che senza un giocatore cardine come Zaytsev hanno comunque mostrato dati offensivi di tutto rispetto: 51% in attacco contro il 57% dei marchigiani.
Un apparente paradosso, figlio però della straordinaria prova della Lube nei fondamentali che decidono le partite: 8 ace e 8 muri vincenti, numeri che hanno scavato il solco ben più del punteggio finale.
La squadra di Battocchio ha sofferto soprattutto la pressione costante dai nove metri di Civitanova, ma non ha mai smesso di provare a giocare la propria pallavolo. “La Lube ha battuto molto bene, come fa sempre sia in casa che in trasferta - attacca il tecnico -. Sapevamo che per avere chance dovevamo evitare le murate: ne abbiamo prese otto. Nel primo set, chiuso 25-23, si sono sentite tutte. Nel secondo non siamo riusciti a limitare il loro cambio palla, mentre da metà del terzo set sì”. Il rammarico riguarda soprattutto alcune situazioni gestibili: “Le palle su cui recriminare sono quelle più semplici, ricevute male. Sul resto abbiamo tenuto botta”.
Analizzando i parziali, l’allenatore individua i momenti chiave: “Nel primo set eravamo punto a punto sul 21 pari. Nel secondo siamo passati dal 15-13 al 24-17 per loro, nel terzo dal 18-17 al 24-18. In quei frangenti c’è stato molto di nostro: al di là delle grandi battute, parlo di alzate sbagliate o dei “muri capanna”, situazioni che dovevamo gestire meglio”.
I riflettori si sono inevitabilmente accesi sulla prestazione negativa di Zaytsev, sostituito nel secondo set. Battocchio però evita processi individuali: “Non rispondo volutamente. Ci sono momenti di up e di down per tutti. Oggi non ha girato in attacco, ma si è fatto sentire dietro, in difesa e a muro. Il punto è un altro: o riusciamo a fare qualcosa di diverso, o così non è sufficiente. Non contro la Lube, ma neanche negli scontri diretti”.
Il messaggio finale è chiaro e va oltre la singola sconfitta: “Nascondersi dietro il “non è questa la gara che dobbiamo vincere” è una mentalità perdente che non mi appartiene. Abbiamo fatto una partita molto attenta dal punto di vista tattico, ma sono emersi alcuni limiti. Quando c’è burrasca bisogna saper guidare la barca. Se vogliamo difendere questa categoria, serve qualcosa in più. Poi si può anche perdere, il nostro campionato è la salvezza all’ultimo set dell’ultima partita, ma aspettare gli altri non è un’opzione”.
Contro una Lube di questo livello il risultato era difficile da evitare, ma Cuneo esce dal campo con indicazioni chiare: la strada è tracciata, ora serve continuità, soprattutto nei momenti in cui la partita chiede personalità oltre che tecnica.
LA VIDEOINTERVISTA A MATTEO BATTOCCHIO QUI SOTTO: