"Chiara è innocente da qualunque punto di vista si guardi a questa vicenda". Sono le parole che i difensori di Chiara Ferragni, gli avvocati Marcello Bana e Giuseppe Iannaccone pronunciano nel processo abbreviato (a porte chiuse) che vede l'influencer indagata per truffa aggravata (dall'uso del mezzo informatico) in relazione alle operazioni commerciali 'Pandoro Balocco Pink Christmas' (Natale 2022) e 'Uova di Pasqua Chiara Ferragni - sosteniamo i Bambini delle Fate' (Pasqua 2021 e 2022)'.
Secondo fonti di agenzia Adnkronos, davanti al giudice di Milano Ilio Mannucci Pacini, i difensori hanno spiegato che "non c'è reato", dunque nessuna truffa, e che Chiara Ferragni va assolta "per molteplici ragioni". Per circa quattro ore, i legali hanno sostenuto le ragioni dell'imprenditrice digitale che ha agito in "buona fede" - ripetendo un concetto che la stessa imputata ha espresso nella scorsa udienza - e che ha già risarcito per l'errore di comunicazione sostenendo quindi il ne bis in idem, cioè il principio giuridico che vieta di essere puniti due volte per lo stesso fatto.
Nell'intervento, gli avvocati hanno ricostruito i contratti dietro le due iniziative benefiche, hanno ripetuto i concetti espressi da Chiara Ferragni nelle dichiarazioni rese in aula lo scorso 25 novembre. "Tutto quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto in buona fede, nessuno di noi ha lucrato", e hanno sottolineato l'assenza di reati e dunque che l'influencer va assolta. Dopo gli interventi delle difese degli altri due indagati - l'ex braccio destro Fabio Maria Damato e il presidente del Consiglio di Amministrazione di Cerealitalia, Francesco Cannillo - la prossima udienza è fissata per il 14 gennaio 2026 quando è attesa, salvo sorprese, la sentenza.