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Attualità | 09 dicembre 2025, 16:23

TEA, l'Europa trova l'intesa sulle nuove tecniche genomiche. Allasia (Confagricoltura): "Rispecchia le nostre richieste"

Accordo provvisorio raggiunto nel Trilogo tra Parlamento, Consiglio e Commissione. Nessuna etichettatura per le piante di categoria 1, ora si attende la conferma definitiva

Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte

Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte

Confagricoltura ha accolto con soddisfazione l’esito del Trilogo, il negoziato interistituzionale informale tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione, che ha portato al raggiungimento di un accordo provvisorio sul regolamento per le Nuove Tecniche Genomiche (NGT), meglio note in Italia come TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita).

Si tratta di un’intesa di grande importanza per tutta l'agricoltura europea, perché disegna un quadro legislativo chiaro che punta a migliorare la competitività del settore.

“La decisione del Trilogo rispecchia quelle che sono sempre state le richieste di Confagricoltura – afferma Enrico Allasia presidente di Confagricoltura Piemonteche, anche in Piemonte, ha svolto un’ampia azione di divulgazione scientifica e di sensibilizzazione del pubblico e delle istituzioni per contribuire a superare i pregiudizi che accompagnano queste tecniche. Il testo dell’accordo è molto favorevole per gli operatori, perché conferma il principio per cui le piante ottenute tramite trattamento NGT di categoria 1 sono equiparate a quelle convenzionali e, di conseguenza, non saranno soggette ad alcuna etichettatura specifica. Le autorità nazionali dovranno verificare l'appartenenza alla categoria 1, ma tale controllo non sarà richiesto per le generazioni successive, evitando così inutili complicazioni burocratiche”.

Per quanto riguarda invece le NGT di categoria 2 Confagricoltura ribadisce la necessità di mantenere alta l'attenzione affinché tali misure non si traducano in oneri troppo elevati per i produttori. Costi eccessivi o vincoli sproporzionati rischierebbero infatti di disincentivare la coltivazione, vanificando i benefici dell'innovazione; servono linee guida equilibrate per non creare distorsioni nel mercato unico.

Attendiamo adesso – conclude Allasia - la conferma definitiva dell'accordo e uno sviluppo dell’iter legislativo quanto più possibile celere e lineare”.

cs

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