Parte sotto i migliori auspici la stagione sciistica 2025-26. Tutte le Alpi Piemontesi sono innevate, le piste sembrano al top, una convergenza di situazioni che non accadeva da qualche anno, quando le precipitazioni nevose latitavano e si facevano attendere. La Regione Piemonte ha stanziato 50 milioni per il Bando Neve a favore dell’innevamento programmato, soprattutto nelle stazioni sciistiche in bassa quota. Forse sarà l’anno, nel corso del quale, riapriranno gli impianti del Frais in Val di Susa. Pronti a partire anche i treni della neve per raggiungere comodamente le principali stazioni sciistiche.
Intanto da Sestriere a Limone Piemonte, da Domobianca a Prato Nevoso, da Bardonecchia a Alagna Valsesia è tutto un panorama immacolato. Da cartolina.
Questa stagione invernale sarà caratterizzata, in febbraio, dalle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina.
E qui mi monta il magone. E anche un po’ di rabbia.
Noi piemontesi, da Torino alle Valli Olimpiche, le guarderemo soltanto alla tivù. Saremo spettatori. E non per nostra scelta. Ma per volontà di qualcuno che ha deciso che dovevamo starne fuori.
Questo qualcuno ha nomi e cognomi: la sindaca Appendino e la Giunta del Movimento 5 Stelle che governava Torino.
Avevamo gli impianti del ghiaccio e la macchina rodata di Torino 2006: insomma, tutte le carte in regola per fare le Olimpiadi di Torino-Milano-Cortina e tornare sotto i riflettori del mondo intero.
E invece no. In poltrona, davanti alla tivù, vedremo scorrere le immagini delle gare e di tutto il movimento turistico che porteranno.
Pazienza. Forse l’ appuntamento è solo rimandato.
Pare che le Olimpiadi delle Alpi francesi del 2030 sconfineranno a Torino e nelle nostre Valli Olimpiche.
I transalpini apprezzano i nostri territori, i nostri impianti e la nostra accoglienza. Fatelo sapere all’ Appendino e ai suoi amici.