Politica - 26 novembre 2025, 16:36

Approvato il ddl 107, Barbero (FdI): “Con questa legge valorizziamo il patrimonio edilizio regionale"

"Aumentiamo la quota di alloggi assegnabili senza aggravi per le casse regionali”

«Oggi facciamo una scelta chiara, per valorizzare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica della nostra Regione – dichiara Federica Barbero, consigliere regionale di Fratelli d’Italia –. Per anni è rimasto immobilizzato, tra alloggi sfitti, edifici inutilizzabili e risorse bloccate. Noi cambiamo paradigma: trasformiamo un costo in un valore, un immobile inattivo in un investimento sociale, un problema in una soluzione».

«Con l’introduzione dell’articolo 21 bis – prosegue Barberorigeneriamo il patrimonio di edilizia sociale. Non la svuotiamo della sua funzione pubblica, ma la mettiamo finalmente nelle condizioni di funzionare. La destinazione temporanea di una quota degli alloggi attualmente inagibili a progetti di valorizzazione aumenterà il numero degli alloggi assegnabili senza aggravi per le casse regionali: ogni euro generato servirà per ripararli, riqualificarli e restituirli a chi ne ha diritto».

Il consigliere cuneese ricorda anche come il Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) abbia espresso un parere favorevole riconoscendo che la riforma «favorisce la valorizzazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e il reperimento di risorse per la manutenzione degli alloggi attualmente liberi, ma non assegnabili per mancanza di manutenzione». I proventi derivanti dai progetti di valorizzazione sono vincolati alla manutenzione del patrimonio e al recupero degli stabili, assicurando così una ricaduta diretta sul bene pubblico, mentre la gestione e i controlli rimangono integralmente in capo agli enti, pubblici anch’essi.

«Questo provvedimento rappresenterà una leva concreta per contrastare il fenomeno, sempre più preoccupante, delle occupazioni abusive. È la dimostrazione – aggiunge Barbero – che la nostra è una riforma concreta e condivisa, non ideologica».

La norma approvata risponde poi anche alle esigenze di chi risiede temporaneamente in Piemonte per motivi lavorativi, come docenti, personale sanitario, forze dell’ordine o dipendenti pubblici. E la possibilità che sarà data loro di abitare in appartamenti di edilizia residenziale pubblica potrà favorire anche un mix sociale utile per la rigenerazione di determinati quartieri.

«Noi crediamo in un welfare che dimostra di funzionare – conclude Barbero. – Ridiamo dignità alle periferie, valore al patrimonio pubblico. Sceglie di essere pragmatici, sociali e coraggiosi, partendo proprio da una risposta concreta ad uno dei bisogni primari della famiglia: avere una casa in cui abitare».


 

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