Attualità - 21 novembre 2025, 06:06

Giornata nazionale dell’albero: "La cosa bella questa giornata è piantare"

Formalmente riconosciuta nel 2013, la ricorrenza del 21 novembre mira a porre l’attenzione sull’ambiente

Domani, 21 novembre, sarà la Giornata nazionale dell'Albero. 

“La cosa bella di questa giornata è piantare”, esordisce Marco Bussone, presidente nazionale Uncem e presidente PEFC Italia.

Ormai non è più una moda dire che è essenziale prendersi cura dell’ambiente e in Italia, come nel Mondo, è fondamentale piantare nuovi alberi. In città, però, bisogna saperli gestire in modo ottimale, affinché non muoiano dopo qualche giorno. 

Non bisogna, dunque, limitarsi esclusivamente a inserire nell’ambiente circostante nuove piante ma anche saper mantenere in buone condizioni quelle che già esistono. 

In montagna e in tanti piccoli Comuni, ad esempio, non c’è bisogno di nuovi alberi, poiché sono già presenti su 12 milioni di ettari. Un fenomeno naturale particolarmente sviluppato in Italia è, infatti, il bosco, che copre circa il 38% del suolo della nostra penisola. 

In Piemonte, secondo l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente, sono presenti 92 specie arboree e arbustive autoctone. Inoltre, nella nostra regione, troviamo attualmente 378 alberi monumentali, di cui 41 nella Granda, tra i quali 7 a Valdieri, 4 a Briga Alta, a Cavallermaggiore e a Chiusa di Pesio.

Occorre pianificare, certificare, gestire, tagliare e usare bene ciò che abbiamo”, continua il presidente PEFC Italia.

La proposta dell’Uncem alle scuole è di affidarsi a un "Dottore Forestale". Inoltre, sarebbe ottimale per lo sviluppo conoscitivo di ragazze e ragazzi delle scuole contattare l’Ordine del territorio chiedendo un luogo verde dove gli studenti possano studiare come viene pianificato e gestito il suolo.

“Portiamo i bambini e i ragazzi a vedere un cantiere forestale, una segheria, una centrale termica a biomasse di origine forestale, la filiera, la gestione, la cascata dell’uso materiale o la falegnameria che usa materiale locale”, conclude Bussone.


 

Tommaso Puggioni