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Politica | 14 novembre 2025, 08:45

I sindaci di Cuneo, Alba e Mondovì chiedono udienza ai vertici della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo

Vogliono essere informati (e coinvolti) in merito all’ipotesi di allungamento a sei anni del mandato degli amministratori e sulle ventilate manovre, appena agli inizi, che porteranno alla sostituzione del segretario generale Roberto Giordana quando questi lascerà l’incarico per la pensione

Da sinistra Giuliana Cirio e Mauro Gola

Da sinistra Giuliana Cirio e Mauro Gola

I sindaci di Cuneo, Patrizia Manassero, Alba, Alberto Gatto, e Mondovì, Luca Robaldo hanno scritto ai vertici della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo chiedendo un incontro per essere maggiormente coinvolti nelle scelte che la Fondazione andrà ad assumere prossimamente.

La lettera è indirizzata al presidente della Fondazione, Mauro Gola, ma è rivolta anche ai componenti del Cda e a quelli del Consiglio generale. La richiesta di una “plenaria” con le istituzioni - come non succedeva da tempo – è segno che qualcosa bolle in pentola. 

I primi cittadini delle tre maggiori città vogliono capire varie questioni, a partire dall’ipotesi di allungamento a sei anni del mandato degli amministratori, questione che va sotto il nome tecnico di “addendum”. I sindaci si aspettavano forse – dato il clamore suscitato dalla questione (alimentata anche da interrogazioni consiliari) – che fosse la Fondazione, sua sponte, a convocarli, ma visto che così non è stato hanno assunto loro l’iniziativa.

La lettera, redatta in stile felpato e con linguaggio paludato (come si conviene quando si tratta di affari diplomatici), non fa comunque cenno a questo aspetto.

Nelle scorse settimane – scrivono i tre sindaci – si sono susseguite notizie relative al cosiddetto “addendum” che è stato sottoposto all’approvazione di tutte le Fondazioni di origine bancaria che hanno sottoscritto il protocollo esistente tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Acri, l’Associazione delle Casse di Risparmio”.

Al fine di approfondire il contenuto e di comprendere quali siano le valutazioni che i consiglieri regionali stanno svolgendo – prosegue il testo della missiva – siamo a richiedere un incontro con il Consiglio generale, al quale intendiamo invitare anche i colleghi sindaci dei Comuni facenti parte le aree costitutive della Fondazione e chiamati a svolgere le designazioni nei prossimi anni”.

Gli Enti locali – argomentano Manassero, Gatto e Robaldo nella missiva – consentono il reale coinvolgimento del territorio, attraverso termini di trasparenza e pubblicità a tutela dell’autonomia della Fondazione stessa: in qualità di stakeholder contribuiscono alla miglior valutazione delle scelte strategiche e possono contribuire a fornire indirizzi utili. Vi saremo grati – sollecitano – se voleste indicarci una data utile”.

Sarà probabilmente questa anche l’occasione per capire se verranno confermate o meno le voci che indicano come iniziata la successione al segretario generale Roberto Giordana, quando questi maturerà (a marzo 2026) i termini per la pensione.

Una partita che, data la notorietà dei soggetti in predicato per raccoglierne il testimone, si annuncia di rilevanza tale da rasentare quella del presidente. In effetti, il segretario generale riveste particolare importanza nella governance delle Fondazioni bancarie non essendo rari i casi in cui questa figura da tecnica è divenuta politica passando al vertice dell’ente.

I nomi che circolano sono quelli di Giuliana Cirio, direttore di Confindustria Cuneo, ipotesi alla quale però non tutti danno credito non solo e non tanto perché sorella del presidente della Regione Alberto, quanto perché presidente della Fondazione degli industriali e da poco impegnata in prima persona anche sul fronte editoriale.

Altro nome in ballo è quello della segretaria-direttrice della Camera di Commercio Patrizia Mellano.

In entrambi i casi si tratterebbe di due nomi di stretta fiducia dell’attuale presidente della Fondazione Cuneo, Mauro Gola, che ha avuto entrambe al suo fianco nei suoi due precedenti incarichi di presidente degli industriali cuneesi e di guida all’Ente Camerale di via Emanuele Filiberto.

Altra ipotesi sul tavolo è quella di Stefano Viglione, sindaco di Mondovì dal 2007 al 2017, già in forza in via Roma.

Oppure si valuterà un’ulteriore soluzione interna, come del resto successo quando Giordana, quattro anni fa, era subentrato ad Andrea Silvestri.

Anche su questo tema i sindaci vorranno capire – oltre il gossip – quali sono gli intendimenti dei vertici della Fondazione Crc. 

Giampaolo Testa

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