Cinque anni di lavoro condiviso tra istituzioni, operatori e famiglie, per accompagnare giovani fino ai 24 anni in percorsi di cura e autonomia. Il progetto “In viaggio con Arlo” giunge al termine, lasciando una traccia importante nel territorio dell’ASL CN2, dove ha rappresentato una delle esperienze più significative di collaborazione tra pubblico e privato sociale.
Promosso dalla cooperativa Progetto Emmaus come capofila, insieme all’ASL CN2, ai Consorzi Socio-Assistenziali di Alba e Bra, alle associazioni Pons e Di.A.Psi., e sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, Arlo ha lavorato sull’integrazione dei servizi e sulla costruzione di una comunità capace di accogliere chi attraversa una fragilità.
L’approccio, ispirato ai principi del recovery, ha messo al centro la persona, la sua storia e le sue potenzialità, superando la logica dell’assistenza per valorizzare invece la partecipazione attiva nei percorsi terapeutici e di reinserimento.
Il progetto si concluderà con un convegno dal titolo “Progetto Arlo: pratiche di recovery e alleanze possibili nella salute mentale di comunità”, in programma giovedì 13 novembre, dalle 9 alle 13, al Palazzo Mostre e Congressi di Alba (piazza Medford 3). Durante l’incontro saranno presentati i risultati di cinque anni di sperimentazione e confronto fra servizi, operatori, utenti e familiari.
Tra gli interventi, quelli di Silvio Magliano, consigliere regionale; Piero Prandi, psichiatra e coordinatore tecnico del progetto; Davide Tedesco, project manager per la cooperativa Progetto Emmaus; Elisa Colombi, direttrice della SC di Neuropsichiatria infantile ASL CN2; ed Enrico Daneluzzo, direttore f.f. della SC Psichiatria ASL CN2.
La seconda parte della mattinata sarà dedicata alle attività sui tre assi principali – socialità, lavoro e casa – con contributi di associazioni e cooperative partner, mentre nel segmento “Il cuore di Arlo” si alterneranno testimonianze degli operatori e dei familiari coinvolti, con Antonio Battaglino, educatore professionale dell’ASL CN2, Renzo De Stefani, ex direttore dell’Area Salute Mentale della Provincia di Trento e consulente del progetto, e Anna Ruscazio per Di.A.Psi. Alba Bra. A concludere i lavori saranno Luca Burroni, direttore sanitario ASL CN2, e Federico Riboldi, assessore regionale alla Sanità, con il coordinamento di Ruggero Gatti, direttore del Dipartimento di Salute Mentale ASL CN2.
Cinque anni di dialogo e di “viaggio” con i giovani e le loro famiglie trovano così la loro sintesi in un incontro che guarda al futuro, nel segno delle alleanze di comunità.