"Una persistente situazione di degrado a cui è urgente porre rimedio con un’accurata ripulitura". E’ la condizione nella quale versano i resti del tempio d’età romana presenti piazza Pertinace (San Giovanni) ad Alba.
A sostenerlo, con una missiva indirizzata al sindaco Alberto Gatto, all’assessora comunale alla Cultura Caterina Pasini e alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo Alessandria è la locale sezione di Italia Nostra.
Nello scritto, a firma del presidente Roberto Giretti, si ricordano innanzitutto la natura e caratteristiche dei prezioso manufatto, "antico edificio sacro (…) dotato di una cella quadrata dedicata al culto pagano, addossata al muro di fondo, nonché di corridoi laterali".
"Probabilmente – prosegue la descrizione – era circondato su tre lati da colonne con capitelli corinzi di un portico a doppia navata. Si presentava con il fronte principale rivolto ad est, verso l’area del foro dell’antica città 'Alba Pompeia'. Di quella struttura sacrale sono conservati in vista soltanto i poderosi muri della parte posteriore. Sul rimanente, in epoca medievale, è stata costruita la casa-forte Marro (poi casa Graziano). L’edificazione del tempio viene fatta risalire all’età augustea (tra la fine del I secolo a. C. e gli inizi del I secolo d. C.)".
Un bene archeologico di indubbia importanza e degno quindi di attenzioni migliori di quelle oggetto dei diversi richiami di cui l’associazione si fa ora portavoce. "Recenti segnalazioni pervenute a questa sezione di Italia Nostra evidenziano lo stato di incuria di questo importante bene archeologico. I resti murari sono invasi da vegetazione infestante, mentre i relativi interspazi sono deturpati da vari rifiuti solidi gettati dall’esterno".
Da qui la richiesta al Comune di intervenire, ma anche di "programmare settimanali interventi di pulizia, onde evitare che si riproponga la visione, ad abitanti e turisti, di una condizione deplorevole".