Sono circa 17 i milioni di euro per la bitumatura delle strade provinciali, da suddividere in cifre più o meno uguali nei quattro reparti in cui è suddivisa la Granda, con i suoi 3.120 chilometri di strade, che vanno dalla sp 663 a quella che sale al Colle dell'Agnello.
Gli interventi verranno effettuati perlopiù nel 2026, perché nel 2025 la Provincia ha dovuto fare i conti con la comunicazione del MIT che, a marzo scorso, annunciava una netta riduzione delle risorse, diminuendo il finanziamento di oltre 5,5 milioni di euro.
La conseguenza è stata il blocco di tutte le procedure progettuali e di appalto.
E' come se si fosse perso un intero anno. Fortunatamente il Ministero ha fatto una parziale retromarcia, grazie anche alle interlocuzioni con UPI e Ance. Il finanziamento del 2025 è stato quasi completamente recuperato sul 2026. Un nuovo decreto legge che ha revocato la revoca dei fondi prospettando una nuova articolazione delle risorse tagliando ulteriormente di 90 mila euro e assestando i 19 milioni in 4 anni.
Una corsa contro il tempo: era necessario andare a gara entro il 30 settembre.
E la Provincia ci è riuscita. "Non è vero che negli uffici pubblici ci si girano i pollici. Questo è un ente che è passato dai 780 dipendenti nel 2010 ai 342 di oggi. Un ente più volte definito semi morto o da chiudere ma senza il quale, chiedo, chi si occuperebbe di queste tematiche?", ha detto il presidente Luca Robaldo, che ha rivendicato l'enorme lavoro fatto dall'intera struttura.

Questi i tratti più rappresentativi di stesa bitumata previsti nel 2026
Mondovì
- S.P. 5 - Tronco Lurisia innesto S.P. 231 - Roccaforte M. - Villanova M. - Incrocio S.P. 37 - 1.100 m
- S.P. 12 - Tronco: Diramazione Mondovì Casello A 6 - innesto SP 12 Bastia Mondovì - 1.200 m
- S.P. 439 - Tronco Bivio Prunetto - Confine Prov. Savona - 2 tratti (aree Interne) - 1.400 m

Alba
- S.P. 662 - Tronco Roreto - Marene - 1.300 m
- S.P. 661 - Tronco: Montarotto - Monchiero - 1.700 m
- S.P. 439 - Tronco Cortemilia - Bivio Prunetto - 9 tratti (aree Interne) - 4.000 m
Ci sono poi alcuni tratti della provinciale 7 a Roddi e Bra.

Cuneo
- SP422 e SP 263 della Valle Maira - 2.700 m
- SP3 - Tronco: Castelletto Stura - San Albano Stura - 2.500 m
- SP25 - Tronco: Cuneo - Villafalletto - 3.600 m
Prevista anche la bitumatura di via Roma a Caraglio oltre che uno studio per eliminare il semaforo sulla Bovesana.

Saluzzo
- SP165 "La Reale" - Tronco: Fossano - Caramagna Piemonte - 1.800 m
- SP663 - Tronco: Saluzzo - Casalgrasso - 1.800 m
- SP8 di Valle Varaita - 1700 m

Queste bitumature saranno "green". Ma anche più costose. Si stima che si spenderà circa il 35% in più per ogni chilometro di asfaltatura, il cui costo varia tra gli 80 e i 100 mila euro.
Da fine 2024 vengono applicati i CAM (Criteri Ambientali Minimi), oggi obbligatori in tutti gli appalti pubblici e fondamentali anche nel settore della bitumatura.
L'asfalto, per esempio, dovrà avere almeno il 30% di fresato, riciclato da vecchie strade. Le imprese, inoltre, devono dimostrare la tracciabilità dei materiali e comunicare l'impatto della bitumatura in termini energetici ed emissioni, oltre ad avere certificazioni obbligatorie.
Questo esclude chi lavora in modo improvvisato o non strutturato.
“Le imprese che non si adeguano ai CAM e non possiedono le relative certificazioni non possono partecipare alle gare,” ha chiarito Gabriele Gazzano, presidente di ANCE Cuneo, presente alla conferenza indetta in Provincia, dove ha firmato il protocollo di intesa con l'ente.

Una firma simbolica di un protocollo in vigore già dallo scorso mese di luglio, definito “unico in Italia” e capace di garantire sicurezza, regolarità e qualità nell’esecuzione dei lavori pubblici.
Il protocollo – spiegato dal dirigente Simone Nicola – nasce per assicurare l’applicazione corretta dei CAM. Proprio Gazzano ha ripercorso l’origine dell’intesa: "Siamo partiti da un momento delicato, con un taglio significativo alle manutenzioni. Come associazione dei costruttori e delle imprese della bitumatura, abbiamo inviato una segnalazione. Da lì si è costruito un percorso comune: Provincia e imprese insieme. Il risultato è un protocollo che funziona, perché ci permette di lavorare con regole chiare e qualità certificata".
Robaldo ha sottolineato il valore della collaborazione tra l'ente e il sistema produttivo locale: "La Provincia è un ente virtuoso: nonostante la scarsità di risorse, siamo riusciti a recuperare quasi la totalità dei fondi e a coordinarli in maniera efficace. Questo è possibile perché il territorio sa fare squadra".











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